Il presidente Fischer rassicura Roma: voci false e fuorvianti. Pronta una lettera per chiedere a Bruxelles di non lasciae l'Italia sola a gestire l’ondata dalla Libia. L'alto rappresentante a Sky Tg24: "Inutile alzare muri per fermare fenomeni che li abbattono"
L’Austria minaccia la chiusura del Brennero, l’Italia non ci sta. Un lettera, anticipata dal quotidiano Repubblica, sarà inviata da Roma alle autorità di Bruxelles per chiedere all’Europa di non lasciare “l’Italia da sola a gestire l’esodo dalla Libia”.
A rispondere, per ora indirettamente, ci pensa il commissario Ue per gli Affari Interni, Dimitris Avramopoulos, che alla Stampa dice: "La mia linea è chiara: non abbiamo bisogno di politiche che portino alla chiusura delle frontiere, perché così si mette a rischio Schengen".
Intanto in un’altra lettera, questa volta scritta dal presidente austriaco, Heinz Fischer, e inviata sempre a Repubblica, Vienna bolla come “false” e “fuorvianti” le voci sulla chiusura dei confini tra Austria e Italia.
"Comprendo le preoccupazioni" delle autorità regionali locali, ma - aggiunge Fischer - "è necessario che tra Italia e Austria la circolazione delle persone e delle merci avvenga come disciplinato dai principi europei tra due Paesi membri dell'Ue".
Proprio sulle barriere che si alzano tra paesi europei è intervenuta anche l'alta rappresentante della politica estera Ue Federica Mogherini, durante una visita alla portaerei Cavour al largo di Lampedusa. "Non è alzando muri - ha detto parlando a Sky Tg24 - che si può gestire il fenomeno che li aggirerà o li abbatterà". "Serve uno scatto di serietà da parte di tutti e 28" ha concluso (qui l'intervista intera)
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