Germania, Merkel autorizza il processo al comico anti-Erdogan

Mondo

David Saltuari

Jan Böhmermann, autore della "poesia diffamatoria"

Jan Böhrmann aveva letto la sua "poesia diffamatoria", dedicata al presidente turco, alla televisione pubblica. In passato aveva creato il caso del video di Varoufakis che mostra il dito medio

"Poesia diffamatoria", con questo titolo il comico tedesco Jan Böhmermann, aveva letto alla televisione pubblica tedesca un testo satirico contro il presidente turco Recep Erdogan, sollevando un duro scontro diplomatico tra Ankara e Berlino. Ora il governo tedesco ha autorizzato l'apertura di un'indagine per diffamazione nei suoi confronti. Una decisione, ha subito precisato Merkel, che non vuole limitare il diritto di parola, ma lascia la decisione a un tribunale. In Germania, infatti, le indagini per diffamazione di un capo di stato estero devono essere approvate dal governo. Una decisione che ha però spaccato la maggioranza, con il ministro degli Esteri, il socialista Steinmeier, che era contrario.



Già autore dello scherzo su Varoufakis - Jan Böhmermann non è nuovo a finire al centro di casi che creano scontri diplomatici. Lo scorso anno aveva creato il caso del video in cui l'allora ministro greco Yannis Varoufakis mostrava un dito medio, affermando di averlo creato lui con un fotomontaggio. Il suo attacco a Erdogan è invece l'ultimo capitolo di uno scontro che ha visto nel corso dell'ultimo mese confrontarsi diversi comici tedeschi con le autorità turche.

 

Lo scontro tra i comici tedeschi ed Erdogan - La tensione ha inizio il 17 marzo, quando la trasmissione Extra 3, sempre della tv pubblica, manda in onda la canzone "Erdowie, Erdowo, Erdogan", una presa in giro, dura ma sobria, del presidente turco nella quale lo si accusa di reprimere le minoranze e attentare alla libertà di stampa.



Il monologo di Böhmermann - Il governo turco protesta formalmente con l'ambasciatore tedesco ad Ankara. Una reazione che in Germania solleva critiche da tutti i fronti. A gettare nuova benzina sul fuoco però ci pensa a fine marzo proprio Böhmermann che nel corso della sua trasmissione inizia un monologo nel quale spiega a Erdogan cosa si possa fare e cosa non si possa fare con la satira.

"Ci sono cose che anche da noi in Germania sono vietate caro Erdogan" dice il comico, "come per esempio la diffamazione. Ma forse è un po' complicato, le faccio un esempio". E inizia a leggere la sua "Poesia diffamatoria", interrompendosi ogni tanto tra le risate del pubblico, spiegando, "ecco,  questo per esempio non è permesso".  Nel testo, tutto in rima baciata, Erdogan viene accusato, tra le altre cose, di avere rapporti sessuali con capre e guardare video pedofili. Böhmermann è celebre per il suo stile irriverente e provocatorio.



Merkel: "Un video volutamente offensivo"
- Il video ha sollevato fin da subito in Germania un ampio dibattito sui limiti della libertà di stampa, oltre alle dure proteste della Turchia. Merkel lo ha definitio "volutamente offensivo" in una telefonata con il premier turco Ahmet Davutoglu.

La Zdf, che l'ha mandato in onda, l'ha tolto dal suo archivio definendolo lontano dai suoi standard di qualità. Böhrmann ha però anche incassato la solidarietà di buona parte del mondo culturale tedesco. La legge prevede una pena fino a tre anni, ma sono in molti a pensare che difficilmente si arriverà a un processo. Sono in molti però a considerare la mossa di Merkel una concessione eccessiva nei confronti della Turchia di Erdogan.

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