Tra i fermati di ieri Mohamed Abrini, ritenuto l'autista delle stragi in Francia, avrebbe ammesso di essere l'uomo all'aeroporto il giorno degli attentati. Oggi nuovo blitz antiterrorismo nella capitale belga
Ventiquattro ore dopo l'arresto, Mohamed Abrini, il trentunenne ladruncolo di Moleenbeek e amico d'infanzia dei fratelli Abdeslam, noto col soprannome di 'Brioche' e trasformatosi in terrorista, ha confessato (le foto). Era lui l'uomo col cappello all'aeroporto di Zaventem il 22 marzo della strage.
Abrinì è l'uomo con il cappello - Mohamed Abrinì, arrestato a Bruxelles l'8 aprile e ritenuto essere l'autista delle stragi in Francia, ha confessato infatti di essere "l'uomo col cappello", il terzo uomo del commando terrorista che si fece esplodere il 22 marzo all'aeroporto Zaventem di Beruxelles. Intanto, la polizia ha compito un'altra imponente operazione nel sobborgo di Etterbeek, che confina col “quartiere occidentale”.
Nessun fermo - Secondo quanto si apprende, le autorità avrebbero dispiegato 50 uomini e fatto evacuare dalle abitazioni alcuni residenti della zona. Non ci sarebbero stati, però, nuovi arresti nel blitz.
Sei fermati a Bruxelles – Contestualmente, la Procura Federale belga ha annunciato il fermo di un sesto individuo sempre nell'ambito del blitz nel quartiere di Anderlecht che ha condotto alla cattura di Abrinì e di Naim Al Hamed alias Osama Krayem, svedese di origine siriana.
Si tratterebbe di Bilal El Makhoukhi, condannato lo scorso anno a 5 anni nel quadro del processo contro diversi membri del gruppo terroristico Sharia4Belgium, quindi rilasciato anticipatamente. L'uomo avrebbe aiutato nella fuga sia Abrinì sia Krayem; anche quest'ultimo avrebbe partecipato all'attentato nelal metropolitana di Bruxelles.
Abrini: un ragazzo di Molenbeek prestato alla jihad - VIDEO
<iframe width="560" height="319" src="http://player.sky.it/external/news/50/278848" frameborder="0" allowfullscreen="true"></iframe>