Regeni, 5 ore di vertice a Roma tra inquirenti italiani ed egiziani

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Una delegazione dal Cairo potrebbe incontrare la famiglia del ricercatore ucciso 

Scambio reciproco di documenti e di informazioni al centro della prima delle due giornate di vertice tra inquirenti ed investigatori italiani ed egiziani sul caso Regeni. Massimo riserbo in Procura sul contenuto degli atti e delle informazioni condivise. I risultati del summit saranno resi noti venerdì 8 aprile, al termine dei lavori, in un comunicato congiunto.

 

Cinque ore di vertice - Gli italiani, secondo quanto si è appreso, durante il vertice durato cinque ore, hanno illustrato agli omologhi del Cairo i risultati dell'autopsia eseguita sul ricercatore universitario e quanto emerso dall'analisi del suo computer. La delegazione egiziana ha invece aggiornato i titolari dell'inchiesta romana dell'attività svolta successivamente al 14 marzo, giorno in cui il procuratore Giuseppe Pignatone ed il sostituto Sergio Colaiocco si recarono al Cairo per una presa di contatto e di scambio di informazioni con le autorità giudiziarie locali. 

 

Forse visita inquirenti Egitto a genitori Regeni – Secondo il sito del quotidiano egiziano "Al Masry Al Youm", che cita una fonte giudiziaria, “è probabile che qualche componente della delegazione" di inquirenti egiziani in missione a Roma "incontri la famiglia di Giulio Regeni per presentare condoglianze e rispondere a tutte le domande che essi desiderino porre". La famiglia del ricercatore italiano fa intanto sapere di "non essere stata finora contattata dalle autorità egiziane".  

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