Identificato in Belgio "l'uomo col cappello", il terzo attentatore di Zaventem
I documenti falsi utilizzati da alcuni dei terroristi che hanno pianificato e realizzato gli attentati di Parigi del 13 novembre e la strage all'aeroporto e nella metropolitana di Bruxelles del 22 marzo, sarebbero stati forniti da un'organizzazione della quale faceva parte un algerino residente in Italia. Il collegamento tra gli attacchi al cuore dell'Europa e l'Italia è Djamal Eddine Ouali, 40 anni, destinatario di un mandato d'arresto europeo emesso dalle autorità del Belgio il 6 gennaio scorso, per i reati di partecipazione ad un'organizzazione dedita al falso documentale e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina: l'uomo è stato arrestato dalla Polizia a Bellizzi, in provincia di Salerno.
Intanto, in Belgio, è stato identificato il terzo uomo del gruppo, l'uomo che in una foto indossa un cappello: si tratterebbe di un giornalista freelance che in passato ha realizzato alcuni servizi sugli immigrati irregolari in Belgio. Nel frattempo, per motivi di sicurezza, è stata annullata la marcia contro il terrorismo inizialmente prevista nella capitale belga.
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