Secondo la tv belga insieme a Khalid El Bakraoui in metropolitana c’era un’altra persona. La sua identità, al momento, resta sconosciuta e non è noto se sia morto nell'attentato o se sia in fuga - IL LIVEBLOG
In fondo alla pagina gli aggiornamenti in tempo reale:
Proseguono le indagini e si rincorrono voci sui nomi e sul numero dei componenti del commando entrato in azione a Bruxelles martedì 22 marzo (VIDEO - FOTO). Secondo l'ultimo aggiornamento, reso noto dalal stampa belga e da quella francese, i terroristi dell'attentato in metropolitana che ha provocato la morte di 20 persone erano due.
Un secondo uomo in metrò - Insieme a Khalid El Bakraoui ci sarebbe stato un altro uomo. Sarebbe stato ripreso dalla telecamera di sorveglianza mentre trasportava una grossa borsa. La sua identità, al momento, rimane sconosciuta e non è noto se sia morto nell'attentato o se sia in fuga. Così come resta ancora sconosciuta l'identità del terzo terrorista, vestito di bianco, ripreso nell'immagine difusa dalla polizia. (la conaca delle indagini)
Centrali nucleari - Il quotidiano belga La derniere Heure rivela inoltre che l'obiettivo dei terroristi sarebbero dovute essere le centrali nucleare nel Paese, ma l'arresto di Salah Abdeslam li ha costretti ad anticipare i piano modificando i luoghi degli attacchi.
Secondo quanto riportato dal giornale belga, i due fratelli avevano nascosto una videocamera davanti alla casa del direttore del programma di ricerca nuclare. Il video realizzato, della durata di circa 12 ore, è stato recuperato dai due uomini dopo gli attacchi a Parigi e trovato in una successiva a dicembre, in occasione dell'arresto di uno dei sospetti attentatori di Parigi, Mohamed Bakkali. Solo ora però, secondo il quotidiano belga, si sarebbe trovato il collegamento tra quel video e i due fratelli terroristi.
Ibrahim arrestato in Turchia, ma poi rilasciato dalle autorità belghe - E scoppia la polemica tra la Turchia e il Belgio. Lo scorso giugno, infatti, Ankara ha arrestato Ibrahim Bakraoui. Il terrorista sarebbe stato estradato in Europa e poi lasciato libero in Olanda, su indicazioni delle autorità belghe, come ha denunciato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Ma il Belgio smentisce: Bruxelles nega di aver ignorato l'allerta e afferma che l'uomo non aveva commesso reati di stampo terrorista in territorio belga e che era stato espulso dalla Turchia come delinquente comune.
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