Elezioni Iran, riformisti di Rohani in testa. Frenano i conservatori

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I dati che arrivano dalle urne, a spoglio ancora in corso, vedono l'affermazione anche degli indipendenti. È il primo voto dopo la fine dell'embargo e l'accordo sul nucleare

L'Iran premia la politica di apertura del presidente Hassan Rohani, autore dell'accordo sul nucleare che ha portato alla fine delle sanzioni. Alle elezioni legislative i conservatori arretrano ovunque, i riformisti avanzano in tutte le città, superano gli avversari, mentre si affermano un buon numero di candidati indipendenti. Rohani, in particolare, stravince a Teheran. "Nessuno può resistere alla volontà del popolo" ha detto l'ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani.

 

L'affluenza è del 60%: hanno votato circa 33 milioni di iraniani su 55 milioni di cittadini chiamati alle urne. I risultati definitivi per l'intero Paese, che devono essere confermati dal potente Consiglio dei Guardiani della Costituzione, non sono attesi prima di lunedì o martedì. I ballottaggi si svolgeranno invece a fine aprile.

 

 

 

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