Abu Omar, la Corte di Strasburgo condanna l'Italia

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“Le autorità italiane hanno violato il diritto dell'ex imam a non essere sottoposto a tortura e maltrattamenti”. La sentenza dell'organismo che si occupa di diritti umani: il nostro Paese era a conoscenza di un'operazione di extraordinary rendition e ha abusato del segreto di Stato

La Corte europea dei diritti umani ha condannato l'Italia per il rapimento e la detenzione illegale dell'ex imam Abu Omar. “Tenuto conto delle prove, la Corte ha stabilito che le autorità italiane erano a conoscenza che Abu Omar era stato vittima di un'operazione di 'extraordinary rendition' cominciata con il suo rapimento in Italia e continuata con il suo trasferimento all'estero", afferma la Corte. L'Italia ha violato il diritto di Abu Omar a non essere sottoposto a tortura e maltrattamenti.

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Nasr and Ghali v. Italy - abduction and extrajudicial transfer to Egypt of the imam Abu Om<a href="https://t.co/E8aoN1q0BL">https://t.co/E8aoN1q0BL</a><a href="https://twitter.com/hashtag/ECHR?src=hash">#ECHR</a></p>&mdash; ECHR Press (@ECHR_Press) <a href="https://twitter.com/ECHR_Press/status/702060982001123328">23 Febbraio 2016</a></blockquote>

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Secondo i giudici, poi, il nostro Paese ha applicato il legittimo principio del segreto di Stato in modo improprio e tale da assicurare che i responsabili per il rapimento, la detenzione illegale e i maltrattamenti ad Abu Omar "non dovessero rispondere delle loro azioni". La Corte afferma ancora che "nonostante gli sforzi degli inquirenti e giudici italiani, che hanno identificato le persone responsabili e assicurato la loro condanna, questa è rimasta lettera morta a causa del comportamento dell'esecutivo".

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