Egitto, attacco resort Hurghada. Assalitori uccisi, l’ombra dell’Isis

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Morti entrambi gli aggressori, non ancora identificati, che nella serata di venerdì hanno tentato di assaltare il Bella Vista Hotel. Un terzo potrebbe essere in fuga. Secondo alcuni testimoni avevano una bandiera nera dell’Isis e delle cinture esplosive. Ma la versione delle autorità egiziane è un’altra: "Tentativo di rapina con coltelli e pistole finte"

Sono entrambi stati uccisi dalla forze di sicurezza egiziane i due assalitori non identificati che nella serata di venerdì hanno attaccato un hotel di Hurghada, città turistica del Mar Rosso, in Egitto, ferendo tre turisti stranieri. Lo ha riferito la televisione di Stato spiegando che le condizioni di due cittadini austriaci e uno svedese non sono ancora chiare. Non si esclude inoltre l’ipotesi di un terzo assalitore in fuga.

L’attacco sventato - L’assalto al resort è avvenuto verso le 8 di sera. Gli aggressori sarebbero arrivati via mare e avrebbero fatto  irruzione nel ristorante all'aperto sulla spiaggia del Bella Vista Hotel. L’intervento delle forze di sicurezza ha però respinto l'assalto.

L’ombra dell’Isis, ma il governo smentisce - La versione delle autorità egiziane discorda dalla ricostruzione dei media internazionali. “Si è trattato del tentativo di una rapina ad opera di uomini armati di coltelli e una pistola finta che sono riusciti ad infiltrarsi nell'hotel dal ristorante che dà sulla strada”, è la ricostruzione del ministero dell'Interno.
L'attacco - è invece il racconto delle tv che citano alcuni testimoni - è stato compiuto da terroristi giunti dal mare a bordo di un gommone, con tanto di bandiera nera dell'Isis, imbottiti di cinture esplosive fatte poi brillare dalle forze di sicurezza.

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