Tel Aviv, attacco a un bar: caccia a un arabo israeliano

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Un fermo immagine tratto da un video di una telecamera di sicurezza di un negozio di frutta e verdura mostra l'assalitore al pub Hasimtà di Tel Aviv pochi attimi prima dell'attacco
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Un avvocato, parente dell’uomo che ieri ha aperto il fuoco in un locale del centro uccidendo due persone e ferendone altre sette, assicura: “E’ mentalmente instabile, non è un terrorista”. Intanto, da Gaza razzi su Israele che risponde con raid notturni

E' mentalmente instabile ma non aderente all'Isis l'attentatore di Tel Aviv, ancora in fuga, che ieri ha assaltato un bar del centro uccidendo due persone e ferendone altre sette, di cui due gravemente. Lo dice un avvocato suo parente.

Il legale ha spiegato di averlo già rappresentato quando aveva aggredito un soldato: "Quest'uomo non è sano, per quanto ne sappia da quando lo rappresento, è stato in cura e lo è ancora. Di recente andava in giro per strada come un malato di mente".

L’uomo, un arabo-israeliano, è ancora in fuga. Nella notte sono rimaste chiuse le strade  intorno al luogo dell'attacco.

Intanto, dalla Striscia di Gaza sono stati sparati razzi sul sud di Israele. Nella notte l’aviazione israeliana ha risposto nella notte con una serie di raid.

 

L’uomo in fuga ha usato un mitra Falcon – Secondo quanto ricostruito, l'uomo che ha aperto il fuoco contro gli avventori di un pub avrebbe fatto uso di un mitra Falcon di produzione italiana. Lo ha affermato un analista della televisione commerciale israeliana Canale 10, sulla base delle immagini riprese da telecamere di sicurezza e di un caricatore trovato su un marciapiede. Secondo questo analista si tratta di un tipo di arma poco diffuso in Israele e nei Territori, che inoltre richiede per l'uso una notevole perizia.

 

 

Israele bombarda Gaza dopo lancio razzi - L'aviazione israeliana ha lanciato nella notte una serie di raid contro obiettivi dei militanti palestinesi nella Striscia di Gaza, in risposta al lancio di due razzi contro il sud di Israele che non avevano causato vittime, ne' danni. I raid hanno preso di mira due strutture per l'addestramento di Hamas e due siti militari da Beit Hanoun, nel nord, fino a Rafah nel sud. Dalla fine dell'intervento militare israeliano a Gaza, nell'estate del 2014, sono una trentina i razzi lanciati dall'enclave palestinese che hanno raggiunto il sud di Israele.

I lanci più recenti sarebbero opera di militanti sunniti vicini all'Isis, ma Israele ritiene Hamas, il movimento islamico che controlla la Striscia di Gaza, responsabile per questo tipo di azioni.

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