Parigi: ferita gravemente al Bataclan, si sveglia dal coma

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Foto tratta dalla pagina Facebook: "Un pensiero per Laura Croix"

Laura Croix, giovane cantante francese, quel 13 novembre è stata colpita al petto e all’addome da diversi proiettili. Ma ora è tornata a parlare e vuole sapere “che cosa è successo” quella notte. Intanto, Le Parisien pubblica le lettere shock della moglie di un kamikaze: fiera di lui

La notte della strage del Bataclan era stata colpita sei volte, con ferite molto gravi al petto all'addome e a una gamba, e per quasi un mese è rimasta in coma (gli attentati - le foto -  i video). Ora la cantante francese Laura Croix, già battezzata dai medici dell'ospedale parigino della Pitie' Salpetrie're "la ragazza dei miracoli", ha ricominciato a parlare, e vuole "sapere cos'è successo".

 

La giovane ha subito 10 interventi - A raccontare la sua storia è il fratello Sebastien, in un'intervista al Sunday Times ripresa da diversi media francesi. "Fa degli incubi tremendi, sa che sono state uccise molte persone. E ora fa un sacco di domande", spiega, ricordando che la sorella ha subito finora dieci interventi chirurgici, di cui uno per estrarre una pallottola che era rimasta incastrata tra il suo cuore e i polmoni. Le sue condizioni erano subito apparse disperate e, dopo i primi interventi, i medici l'avevano mantenuta in stato di coma artificiale, cominciando poi il processo di risveglio nei primi giorni di dicembre. Ora la pagina Facebook dedicata alla cantante ("un pensiero per Laura Croix") è invasa dai messaggi di conoscenti e non, che le danno il bentornata.

 

Le terrificanti lettere della moglie del kamikaze – Nelle stesse ore, però i media francesi riportano anche l'agghiacciante testimonianza della moglie, diciottenne, di uno degli attentatori della sala concerti di Parigi, Samy Amimour. La ragazza in una serie di lettere inviate a un'amica dalla Siria si dice "fiera" di quello che lui ha fatto, e di "invidiarlo" perché ha potuto morire da martire. Lo rivela il quotidiano Le Parisien, citando documenti sequestrati dagli inquirenti durante le indagini sugli attentati del 13 novembre a Parigi.

La madre di Bilal Hadfi, altro kamikaze di Parigi, ha invece chiamato un'emittente belga in diretta tv a e ha detto: sono fiera che mio figlio non abbia ucciso nessuno.

 

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