Renzi alla Merkel: "Non siete i donatori di sangue dell'Europa"

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Tensione al Consiglio europeo tra il premier italiano e la cancelliera sull'opposizione tedesca allo schema di garanzia dei depositi bancari. Posizione di Roma condivisa da Francia, Portogallo e Grecia. Sui temi dei migranti il presidente del Consiglio ribadisce: "È l'Europa a essere in ritardo, non noi"

"È stato un Consiglio europeo molto combattuto" e "ci sono state un paio di discussioni di quelle vere: ne sono molto soddisfatto, con rispetto ai Paesi alleati e amici". È questo il giudizio che Matteo Renzi dà del vertice nel corso del quale ha avuto un vivace scambio con la cancelliera tedesca  Angela Merkel sul tema dell'unione economica e monetaria.

Tensioni tra Italia e Germania - Il premier italiano ha chiesto le ragioni per le quali la Germania si oppone allo schema europeo dei depositi bancari e, secondo quanto trapelato, si sarebbe rivolto alla cancelliera affermando: "Non potete raccontarci che state donando il sangue all'Europa, cara Angela" (VIDEO). La posizione di Renzi sarebbe stata sostenuta anche da Hollande e dai leader di Portogallo, Grecia e Bulgaria. L'Italia continua a spingere per arrivare ad un accordo sullo schema di garanzia dei depositi, mentre la Germania frena perché vuole evitare che le sue banche siano chiamate ad accollarsi i costi per tutelare i cittadini di altri Stati europei. Nel corso del vertice, tra il leader italiano e quello tedesco ci sarebbero stati momenti di tensione anche sul tema migranti e su Southstream.

Renzi: "Sui migranti chi è in ritardo è l'Europa, non l'Italia"
- C'è stato "tutto tranne che un attacco alla Germania. Ho posto delle domande alla cancelliera Angela Merkel, con la quale ho un legame di amicizia e stima che non mi impedisce di formulare quesiti, dagli aeroporti greci al Northstream", ha specificato Renzi nel corso della sua conferenza stampa.

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Sul tema dei migranti, sul quale da parte di Bruxelles è stata aperta una procedura di infrazione nei confronti dell'Italia, Renzi sostiene di aver "portato dei dati" a fronte della "stravaganza della richiesta di procedura". "Chi è in ritardo è l'Europa e non l'Italia", ha detto. Da parte sua la Merkel ha affermato che "il vertice Ue è un posto noto per lo scambio di diverse visioni, l'Italia è per la comunione dei depositi e vorrebbe partecipare a Southstream, anche la Bulgaria ha obiezioni, non è la prima volta che abbiamo diverse opinioni ma alla fine troviamo un accordo".

Renzi: "Abbiamo fatto grandi riforme"
- Il premier ha rivendicato che "in questi mesi l'Italia ha fatto grandi riforme. Per questo, a testa alta, chiediamo che l'Europa cambi, che ci sia più crescita, che sia più attenta ai valori sociali e all'occupazione e non sia solo politiche tecniche, burocratiche o vincoli che appartengono al passato". È un "anno - ha ribadito - in cui possiamo dire di aver portato a casa risultati significativi: sulla flessibilità uno spazio di azione fino a 16,5 miliardi di euro, uno spazio importante".

Vivace scambio anche su Nord Stream
- Un altro dei temi sul tavolo è stato il progetto di raddoppio del gasdotto Nord Stream sul quale Renzi ha chiesto si aprisse un dibattito. "Un numero di paesi maggioritario ha sostenuto la nostra posizione - ha detto il premier italiano - erano contro solo Germania e Olanda". Secondo questi paesi, ha aggiunto, "l'accordo è solo commerciale" mentre l'Italia pensa che "ci sia anche un valore politico", dati i rapporti con la Russia. Il governo italiano non ha voluto che il raddoppio del Nord Stream passasse "improvvisamente, alla chetichella". "È di dubbio gusto confermare le sanzioni alla Russia senza una discussione", ha poi aggiunto Renzi.

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