Strage San Bernardino, Obama: "C'è il pericolo della radicalizzazione"

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Il presidente Usa sulla tragedia in California: "Siamo forti e non ci lasceremo terrorizzare". Poi torna a far pressioni sul Congresso perché limiti l'uso delle armi. Storica scelta del New York Times, che pubblica un editoriale in prima pagina: "È un oltraggio che dei civili possano acquistare fucili così potenti". Paura per un’altra sparatoria in Wisconsin: 2 feriti, arrestato l'aggressore

Un invito all'unità e a non cedere alla paura. È quello che ha lanciato il presidente americano Barack Obama nel tradizionale messaggio del sabato alle famiglie, a tre giorni dalla strage di San Bernardino, in California, che l'Fbi considera ora un attacco terroristico. "Noi siamo americani. Difenderemo i nostri valori, quelli di una società aperta e libera. Siamo forti. Siamo resistenti. E noi non ci lasceremo terrorizzare", ha detto il leader Usa. Più tardi una nota a sorpresa della Casa Bianca ha annunciato che il presidente parlerà alla nazione dallo Studio Ovale alle 20 di domenica 6 dicembre (le 2 di notte in Italia): è la prima volta in cinque anni, da quando nel 2010 annunciò la fine delle operazioni di combattimento americane in Iraq, ed è la terza volta durante gli anni della sua presidenza.

Rischio radicalizzazione - Nel discorso del sabato, Obama ha sottolineato che "è possibile che questi due attentatori siano stati radicalizzati per compiere questo atto di terrore". "Se così fosse - ha spiegato Obama - si metterebbe in evidenza una minaccia su cui ci concentriamo da anni: il pericolo di persone che soccombono a ideologie estremiste e violente". Sappiamo che l'Isis e altri gruppi terroristici stanno incoraggiando attivamente le persone in tutto il mondo, e nel nostro Paese, per commettere terribili atti di violenza, spesso come lupi solitari", ha proseguito il presidente americano.

Obama: "Folle che chi non può volare possa comprare armi"
- Obama è quindi tornato a spingere sul Congresso perché renda l'accesso alle armi più restrittivo. "Chi è inserito nella no-fly list (la lista di persone che non possono prendere l'aereo per motivi di sicurezza, ndr) può entrare in un negozio e acquistare un'arma. Questo è folle. Invito il Congresso a correggere la legge". Il presidente ha ricordato che "i killer hanno usato fucili d'assalto in stile militare per uccidere quante più persone possibili. E questo ci ricorda che in America è troppo facile per le persone pericolose mettere le mani su un'arma".

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="en" dir="ltr">It&#39;s time to end the gun epidemic, the Editorial Board writes in a front-page statement <a href="https://t.co/a2PoovgJ2G">https://t.co/a2PoovgJ2G</a> via <a href="https://twitter.com/nytopinion">@NYTOpinion</a></p>&mdash; The New York Times (@nytimes) <a href="https://twitter.com/nytimes/status/673109825555963904">5 Dicembre 2015</a></blockquote>
<script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script> Storico editoriale del New York Times: "Fermiamo l'epidemia delle armi" - A dare manforte a Obama nella sua campagna per limitare l'uso della armi arriva anche il New York Times che, per la prima volta dal 1920, ospita un editoriale in prima pagina. Il quotidiano della Grande Mela lancia un appello per porre fine a quella che chiama "l'epidemia delle armi" e sfida i candidati alle elezioni presidenziali a prendere posizione. Il giornale definisce "un oltraggio morale e una sciagura nazionale che dei civili possano legalmente comprare armi progettate per uccidere persone con velocità ed efficienza brutale". Il Nyt accusa quindi i membri del Congresso di porre più attenzione ai finanziamenti della lobby delle armi che non alla sicurezza dei cittadini. "Non è necessario discutere della singolare formulazione del II emendamento" (il testo che garantisce il diritto a girare armati, ndr), scrive il Nyt, ma "nessun diritto è privo di limiti ed immune ad una regolamentazione ragionevole". Per il giornale "certi tipi di armi, come i leggermente modificati fucili da combattimento usati in California, e certi tipi di munizioni debbono essere illegali per i civili" e "i possessori (di tali armi) debbono consegnarle per il bene dei loro compatrioti".

Nuova rivendicazione dell'Isis - Nel frattempo arriva dall'Isis una nuova rivendicazione della strage in California. Su al Bayan, organo di propaganda ufficiale in lingua inglese dell'Isis, è stato infatti scritto che "due soldati del Califfato hanno compiuto un attacco a San Bernardino, uccidendo 14 miscredenti". Venerdì Amaq, un altro network del gruppo, si era limitato a definire come "due sostenitori" la coppia di killer di San Bernardino.

Paura in Wisconsin - E mentre il dibattito e le indagini sulla strage di San Bernardino proseguono, è di due feriti e un arresto il bilancio di un’altra sparatoria avvenuta sabato 5 dicembre in un negozio di moto a Neenah, nel Wisconsin. In base a una prima ricostruzione, un uomo armato è entrato nel locale aprendo il fuoco e prendendo alcuni ostaggi dopo esserci barricato nel seminterrato. Dopo trattative durate ore, l'uomo si è arreso ed è stato arrestato. 

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