Terrorismo, intesa nella Ue su tracciabilità di passeggeri e voli

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Raggiunto l'accordo sulla direttiva Pnr (registrazione nome passeggero). Alfano: le informazioni su chi viaggia all'interno dell'Unione saranno in chiaro per sei mesi e resteranno accessibili anche se criptati per i quattro anni e mezzo successivi. La decisione arriva dopo gli attacchi di Parigi del novembre scorso

È stata raggiunta a Bruxelles l'intesa tra i ministri degli Interni sulla direttiva il Pnr, cioè la registrazione dei nomi dei passeggeri. Le informazioni, ha spiegato Angelino Alfano, saranno "in chiaro" per sei mesi e "resteranno accessibili" anche se criptati per i quattro anni e mezzo successivi. I dati potranno essere raccolti solo per la prevenzione, l'individuazione, l'indagine e il perseguimento di atti terroristici e crimini gravi.

 

In cosa consiste l'intesa - L'accordo riguarda i voli dentro l'Europa ed è stato raggiunto tra governi europei e non in base ad un accordo tra istituzioni. Prevede la possibilità per le polizie di avere i nomi dei passeggeri di tutti i voli (compresi i charter), con l'obbligo per le compagnie aeree di tenere archiviate le indicazioni anagrafiche ed una serie di dati molto importanti.

 

<blockquote class="twitter-tweet" lang="it"><p lang="en" dir="ltr">EU Passenger Name Record (<a href="https://twitter.com/hashtag/PNR?src=hash">#PNR</a>) directive: agreement confirmed. Find out more: <a href="https://t.co/3eWFjJDcym">https://t.co/3eWFjJDcym</a>.&#10;<a href="https://t.co/U0fAxz3qBt">https://t.co/U0fAxz3qBt</a></p>&mdash; EU Council (@EUCouncil) <a href="https://twitter.com/EUCouncil/status/672795948146229248">4 Dicembre 2015</a></blockquote>
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Cazeneuve: “Guerra totale” - "E' un accordo di cemento armato, non di cartapesta", dice il ministro francese Barnard Cazeneuve. A chi chiede se esso rappresenti una garanzia, il ministro replica: "E' uno strumento tra gli altri a disposizione. La lotta al terrorismo è una guerra totale, che implica di mobilitare tutti i mezzi".  
La decisione di oggi arriva dopo gli attacchi di Parigi del novembre scorso, che hanno spinto le autorità europee a rafforzare le normative per aumentare la prevenzione e il controllo contro possibili attentati.

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