Si alzano i toni tra Russia e Turchia. Mosca si rifiuta di parlare con il presidente turco perché non vede la volontà a chiedere scusa per l’abbattimento del jet. Sospesi i viaggi senza visto. Ankara si difende parlando di reazione ad una violazione dei confini e accusa il Cremlino
"Avvisiamo cordialmente la Russia di non scherzare col fuoco". Lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a proposito dell'escalation di tensione tra Mosca e Ankara dopo l'abbattimento del jet russo. "La Russia deve provare le sue accuse con immagini radar e registrazioni audio, come ha fatto la Turchia, altrimenti sono accuse generiche e ingiuste – ha proseguito - La Turchia non ha abbattuto di proposito l'aereo russo, è stata soltanto una reazione automatica ad una violazione dei confini, un esercizio delle regole d'ingaggio".
Il presidente della Duma Sergei Naryshkin, intervenendo ad una radio rumena, ha detto che la Russia ha diritto di dare una risposta militare all'abbattimento dell'aereo da guerra.
"Sappiamo chi è stato e deve essere giudicato. Allo stesso tempo, la risposta dalla Russia seguirà sicuramente, in linea con le leggi internazionali. E oltre a questo, la Russia ha diritto alla risposta militare".
Le accuse di Erdogan - "Supportare il regime di Assad in Siria, che ha ucciso 380 mila persone, significa giocare col fuoco. Colpire gruppi di opposizione che hanno una legittimazione internazionale con la scusa di combattere contro l'Isis significa giocare col fuoco. Usare un incidente in cui la ragione della Turchia è accettata dal mondo intero come scusa per tormentare i nostri cittadini che erano in Russia significa giocare col fuoco. Colpire irresponsabilmente camion che sono nella regione per ragioni commerciali o umanitarie significa giocare col fuoco", ha detto Erdogan elencando le sue accuse nei confronti di Mosca.
Putin: niente incontro senza scuse- Il Cremlino, inoltre, ha spiegato che non risponde a Erdogan, perché non vede volontà da parte di Ankara di chiedere scusa per l'abbattimento del Su-24. Lo ha detto il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov, citato dalla Tass, ai giornalisti, alla domanda sul perché Putin abbia rifiutato di parlare con Erdogan. Ushakov ha aggiunto che il Cremlino ha ricevuto da Ankara la richiesta per un possibile incontro tra i due leader alla conferenza sul clima del prossimo 30 novembre a Parigi, dove Putin incontrerà il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e la cancelliera tedesca Angela Merkel per parlare anche del conflitto in Siria.
I ministri degli Esteri di Russia e Turchia, Serghiei Lavrov e Mevlut Cavusoglu, si incontreranno comunque a Belgrado il 3 o il 4 dicembre.
Mosca sospende viaggi senza visto - Intanto, il ministro degli Esteri Sergei Lavrov ha reso noto che Mosca sospenderà il regime di viaggi senza visto con la Turchia a partire dal prossimo 1 gennaio. Non solo. La Russia ha deciso anche di sospendere dal primo gennaio 2016 il regime 'visa free' con la Turchia.