#NousSommesUnis, giovani francesi in campo contro la paura

Mondo

Nicola Bruno

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Video virali e petizioni da firmare. Ma anche azioni concrete, come i gruppi di discussione tra vicini di casa. O l’affissione di messaggi a forma di cuore su chiese e moschee. Ecco come le le associazioni di studenti d’Oltralpe si stanno mobilitando dopo gli attentati del 13 novembre

“Nous Sommes Unis”, “Noi siamo uniti”. E’ questo il messaggio al centro di molte campagne lanciate negli ultimi giorni da diversi gruppi di giovani studenti e attivisti francesi.

L’ultimo in ordine di tempo è un video realizzato dalla piattaforma Golden Moustache, nota soprattutto per i suoi contenuti ironici e corrosivi. Per una volta gli autori del sito hanno realizzato un filmato serio in cui si vedono i volti di note YouTube-star francesi che dicono “Je n’ai pas peur”, “Io non ho paura”. Pubblicato online mercoledì 18 Novembre, il video è già stato visualizzato 300.000 volte su YouTube e più di un milione di volte su Facebook, dove è molto condiviso e commentato. 

 

Ma non è questo l’unico video dal titolo “Nous Sommes Unis” che sta facendo il giro del web in Francia. Un altro filmato è stato realizzato dall’associazione degli studenti mussulmani EMF e pubblicato online lo scorso 15 novembre. Nel filmato si alternano i volti di giovani con un cartello su cui è scritto #NousSommesUnis, mentre una voce fuori campo ricorda: “Vorrebbero indebolire la Francia. Ma hanno rafforzato il cuore dei francesi. Un grido si sentirà più forte, quello della fratellanza”. 

 

L’associazione degli studenti mussulmani è anche tra le prime firmatarie dell’appello Nous Sommes Unis, siglato da oltre 40 realtà della società civile francese. “Loro vogliono metterci in trappola. E noi dobbiamo opporci (…) Ogni volta che ci lamentiamo o puntiamo il dito di fretta contro una comunità, noi cadiamo in questa trappola ben pianificata”, recita il testo pubblicato online e sul quotidiano Liberation. Con un messaggio centrale ben chiaro: evitiamo di colpevolizzare l’intera comunità mussulmana degli attentati di Parigi, ora è il momento di restare uniti.

 

Accanto all’appello è stata anche lanciata una campagna online, con tanto di hashtag #NousSommesUnis, citazioni da condividere sui social media, una raccolta fondi e le testimonianze di diversi studenti e artisti. 

 

Come spiega il quotidiano Le Monde, l’hashtag #NousSommesUnis è stato lanciato all’inizio dall’associazione interreligiosa Coexister, che si è fatta poi promotrice anche dell’appello. La campagna prevede anche momenti di discussione con i vicini di casa (“Voisin unis”) e di supporto per chi non si sente sicuro a viaggiare da solo (“Voyage avec moi”). Tra le azioni promosse dall’associazione Coexister c’è anche “Kiff ta France” (il termine “Kiff” viene dalla parola araba “Kif”, “mi piace”), che prevede l’affissione di messaggi a forma di cuore su moschee (“Kiff ta mosquée”), chiese (“Kiff ton église”), sinagoghe (“kiff ta syna”), stadi (“kiff ton stade”), teatri (“Kiff ton théâtre”), scuole (“Kiff ton école”).

 

L’hashtag #NousSommesUnis è stato molto ripreso nei giorni dopo l’attentato, soprattutto dalle università che hanno organizzato un minuto di silenzio lo scorso lunedì. Anche diverse istituzioni, atenei e personalità politiche italiane l’hanno utilizzato nei loro messaggi di solidarietà alla Francia.

 

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