Attacchi Parigi, almeno 128 morti. Hollande: "Stato di emergenza"

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Sparatorie ed esplosioni nella capitale francese. Strage in un teatro con l'esecuzione di ostaggi. Poi blitz della polizia: morti quattro attentatori. Il presidente: "Guerra implacabile al terrore". L'Isis rivendica: "Vendetta per la Siria. E' l'11 settembre della Francia". Obama: "Un attacco contro l'umanità". Un testimone: "Facevano fuoco inneggiando Allah"

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Terrore senza precedenti a Parigi, decine di morti in una sala concerto e altre decine nelle strade tra esplosioni, kamikaze, sparatorie e una drammatica presa d'ostaggi in sette diversi attacchi nel cuore della capitale (FOTO 1 -2 - VIDEO). Le vittime accertate sono almeno 128, ma il bilancio rischia di essere molto più grave. E alcuni media arrivano a parlare di oltre 150 vittime. Secondo la Farnesina una connazionale risulta irreperibile, mentre due cittadini italiani sono stati feriti in modo lieve.

 

Una strage firmata dall'Isis, che ha rivendicato gli attacchi parlando di "11 settembre francese": "La Francia manda i suoi aerei in Siria, bombarda uccidendo i bambini, oggi beve dalla stessa coppa", si legge sul canale 'Dabiq France', la rivista francese dello Stato islamico. Mentre altri messaggi jihadisti minacciano: dopo Parigi, ora "tocca a Roma, Londra e Washington".

 

Il presidente Francois Hollande ha dichiarato lo stato d'emergenza, ripristinato i controlli alle frontiere e annullato il suo viaggio in Turchia per il G20. Il governo ha decretato il piano Alpha Rouge (Alfa Rosso), un livello di allerta mai toccato prima e che corrisponde al livello "attentati multipli"

La ricostruzione - Il primo attentato è stato segnalato nel X arrondissement, in una brasserie nel quartiere tipico dei ristoranti kosher. Dieci morti a quanto sembra, poi i terroristi - come in un vero e proprio raid - sono ridiscesi verso l'XI e il XII arrondissement, a pochi metri dalla redazione di Charlie Hebdo, insanguinata dagli attentati del 7 gennaio (TUTTE LE FOTO - I VIDEO). Lì, nella sala da concerti Bataclan - dove c'era il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano 'Eagles of death metal' - tre terroristi al grido di "Allah è grande" hanno aperto il fuoco sul pubblico, facendo "tra i sessanta e i cento morti", secondo l'ultima stima diffusa da fonti di polizia. "Ci uccidevano a uno a uno, c'è sangue ovunque, è una carneficina", ha raccontato terrorizzato un testimone che è riuscito a scappare. A mezzanotte passata, le teste di cuoio hanno fatto irruzione nel locale, portando in salvo decine di persone in evidente stato di shock, e uccidendo i tre jihadisti. Sul posto sono accorsi il presidente Hollande e il premier Manuel Valls, insieme ai ministri dell'Interno e della Giustizia, Bernard Cazeneuve e Christiane Taubira. "Faremo una guerra implacabile al terrore", ha promesso il presidente.

Attacco allo stadio - Intanto, a Saint-Denis, allo Stade de France, tre esplosioni scuotevano i 50.000 presenti all'amichevole Francia-Germania. Giocatori e spettatori sono rimasti a lungo prigionieri nello stadio, mentre fuori era il caos. Immediatamente evacuato il presidente Hollande, che assisteva alla partita in tribuna d'onore.
Un'altra sparatoria è avvenuta a rue de Charonne, altri colpi di arma da fuoco a boulevard Beaumarchais e a Faidherbe, tutti e tre luoghi a pochi metri da place de la Bastille. Oggi la città di Parigi e l'intera regione saranno bloccate: scuole, università e musei resteranno chiusi.

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