Svolta storica per la rivista patinata fondata nel 1953 da Hugh Hefner: fine dell'era dei nudi, restano gli scatti in pose provocanti. "Oggi con un click puoi trovare tutto il sesso che vuoi", sottolinea l'amministratore delegato Scott Flanders spiegando la riprogettazione del periodico
Nell'era del web scompaiono le conigliette di Playboy, che per oltre 60 anni (dal 1953, quando Hugh Hefner fondò la rivista) hanno acceso l'immaginazione degli uomini e trainato una rivista che sfidava il bigottismo della destra da un lato e il femminismo dall'altro ma che faceva capolino nei posti più impensati, dal bagagliaio dell'auto familiare ai circoli intellettuali. Dal 2016 Playboy non pubblicherà più nudi, riferisce il New York Times riportando le affermazioni dell'amministratore delegato della rivista, Scott Flanders, con le quali concorda lo stesso Hefner.
Playboy is getting rid of nudity beginning next March http://t.co/sW7ouNtjUg pic.twitter.com/73kt7ZZeVK
— The New York Times (@nytimes) 13 Ottobre 2015
Donne nude spariranno da Playboy - La rivista resterà caratterizzata da donne in pose provocanti ma non più completamente nude. Si tratta di una svolta epocale per la rivista, che dovrebbe scattare a marzo 2016. Oggi con un click puoi trovare tutto il sesso che vuoi", spiega Flanders, sottolineando che internet ha trasformato l'accesso al mondo del sesso. E' così che il magazine che esordì con Marilyn Monroe in copertina ha visto un crollo delle vendite dalle 5,6 milioni di copie del 1975 alle 800.000 di adesso.