Blatter indagato in Svizzera: "Frode e appropriazione indebita"

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Procedimento penale a carico del presidente dimissionario della Fifa. La procura elvetica indaga su due vicende: un versamento da 2 milioni di franchi svizzeri fatto a Platini per "lavori forse falsamente effettuati" e un contratto sui diritti tv con l'Unione caraibica di calcio

La giustizia svizzera ha aperto un procedimento penale nei confronti di Joseph Blatter. Il presidente dimissionario della Fifa deve rispondere delle accuse di gestione fraudolenta e  appropriazione indebita. L'inchiesta di Berna riguarda due distinte vicende, una delle quali coinvolge, solo come testimone, il numero uno dell'Uefa, Michel Platini, che è tra i maggiori candidati alla successione di Blatter nelle elezioni previste a febbraio.

Blatter accusato di gestione fraudolenta e  appropriazione indebita - “Il pubblico ministero della Confederazione  svizzera ha aperto un procedimento penale a carico del presidente  della Fifa per sospetta gestione sleale e appropriazione indebita",  rende noto l'ufficio del procuratore elvetico in un comunicato. I magistrati elvetici, in particolare, hanno puntato la lente su un versamento illegale di due milioni di franchi svizzeri (poco meno di due milioni di euro) effettuato da Blatter a Platini nel 2011 per non meglio precisati "lavori non effettivamente svolti" fra il 1999 ed il 2002. Blatter è anche accusato di aver firmato un contratto sfavorevole per la  Fifa con la Federcalcio caraibica (Cfu), all'epoca guidata da Jack Warner, un ex-dirigente della Concacaf che fu fra i primi arrestati all'inizio dello scandalo, e di avere agito contro gli interessi della Federazione  internazionale in esecuzione dello stesso contratto.

Platini: “Pagato per lavoro svolto” - Blatter è già stato interrogato e il suo ufficio, così come altre stanze del quartier generale Fifa, perquisito. Sentito anche Platini, ma solo come “persona suscettibile di fornire informazioni”.  “Sono stato pagato per un lavoro che ho svolto. Ho chiarito tutto e resto disponibile a collaborare con le autorità”, ha dichiarato il capo dell’Uefa.

Il tramonto di Blatter? - Il colpo di scena, peraltro non inatteso, potrebbe accelerare il tramonto di Blatter: il comitato di etica Fifa può decidere di sospenderlo dalle funzioni presidenziali e in quel caso il camerunense Issa Hayatou, vicepresidente vicario, sarebbe il primo sulla lista per ricoprire la funzione fino a febbraio. Lo stesso comitato aveva già sospeso la scorsa settimana il segretario generale Jerome Valcke, sospettato (ma non indagato) di aver lucrato sulla rivendita dei biglietti del Mondiale 2014. La “destituzione” di Blatter, non fosse che per una questione di coerenza, sembra quindi imminente. La Fifa, per ora, ha solo confermato con un comunicato che “rappresentanti dell'ufficio della procura generale svizzera hanno effettuato interrogatori e raccolto documenti per proseguire le indagini iniziate il 27 maggio. La Fifa, che ha sempre cooperato con la giustizia, ha facilitato le interviste”.


Scandalo Fifa scoppiato a maggio - Fino ad oggi Blatter era sembrato al riparo da un'implicazione diretta nello scandalo, scoppiato il 27 maggio scorso: in apertura del congresso della Fifa vennero arrestati all'alba, in un grande hotel di Zurigo, nove funzionari della Federcalcio mondiale. Da allora l'inchiesta, condotta in modo congiunto dalle autorità americana ed elvetica, si è estesa a macchia d'olio. Due i filoni: uno sulle condizioni di attribuzione dei Mondiali 2018 alla Russia e 2022 al Qatar, l'altro su presunte irregolarità riguardanti attribuzioni di contratti di marketing e tv essenzialmente sul continente americano. Dopo lo scandalo, Blatter era stato rieletto per la quinta volta a capo del calcio mondiale e, dopo le polemiche, si era dimesso.

 

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