Un barcone affonda a nord dell'isola di Lesbo: diversi dispersi, la piccola vittima siriana aveva 5 anni. Le navi di Frontex salvano oltre 4mila persone al largo della Libia. Budapest, intanto, completa la costruzione di un nuovo muro di filo spinato, annuncia la mobilitazione dei militari e attacca la Croazia: "Tradisce noi e l'Ue"
Prosegue l'emergenza migranti in Europa. Una bimba siriana di cinque anni è annegata dopo il naufragio di un barcone che stava tentando di raggiungere le coste greche dalla Turchia. La Guardia costiera greca che ha recuperato il corpo della piccola è riuscita a trarre in salvo altre 13 persone, ma ci sarebbero numerosi dispersi. L'incidente è avvenuto a nord dell'isola di Lesbo e fa seguito all'annegamento di un'altra bambina siriana il cui corpo venerdì mattina è stato recuperato su una spiaggia della Turchia.
L'Ungheria richiama i riservisti - L'Ungheria, nel frattempo, ha completato la barriera di filo spinato di 41 km alla frontiera con la Croazia. Gli altri 330 km del confine con la Croazia sono segnati dal fiume Drava, difficilmente valicabile dai migranti. Non solo. Budapest ha annunciato la mobilitazione dei riservisti militari per far fronte a quella che il governo ha definito come "una situazione di migrazione di massa". L'Ungheria, dopo le richieste della Serbia, nella giornata di domenica ha riaperto il valico di frontiera di Horgos, dove nei giorni scorsi si erano registrati scontri tra polizia e profughi.
In Croazia arrivati oltre 20.000 profughi - Ed è esplosa la tensione fra Ungheria e Croazia dopo che il governo di Zagabria ha deciso di smistare verso la frontiera magiara e slovena le migliaia di migranti riversatisi in poche ore in Croazia dalla vicina Serbia. Le autorità di Budapest hanno infatti accusato apertamente Zagabria di aver "mentito" sui profughi parlando dell'esistenza di un accordo bilaterale per il loro invio al confine ungherese. "Invece di preoccuparsi e prendersi cura dei profughi, li hanno inviati in Ungheria. E' questa la solidarietà europea?", ha tuonato il ministro degli Esteri magiaro Peter Szijjarto. La Croazia", ha denunciato il portavoce governativo Zoltan Kovacs, "non ha solo voltato le spalle all'Ungheria ma ha tradito l'intera Ue rinunciando a dare attuazione a tutti gli obblighi che gli spettano".
Cambia la rotta dei migranti - In Croazia da mercoledì sono entrati oltre 21mila migranti e profughi, che vengono dirottati con treni e autobus in vari punti della frontiera con l'Ungheria. Lì scendono dai bus croati e risalgono immediatamente su altri ungheresi che li conducono verso il confine austriaco. Un numero inferiore di migranti si dirige verso la Slovenia, dove gli arrivi sono stati da mercoledì più di 1.500.
Continuano i soccorsi via mare - Proseguono anche i soccorsi via mare. Sono oltre 4mila i migranti soccorsi dalle navi di Frontex dall'alba nel Canale di Sicilia, a 30-40 miglia dalla Libia, mentre a bordo di barconi e gommoni erano diretti verso le coste italiane. Oltre mille persone, poi, sono state salvate sempre al largo delle coste libiche dalle navi di Medici senza Frontiere.