“Grecia e Italia non possono farcela da sole” dice la cancelliera Angela Merkel. Proseguono gli arrivi in Ungheria, il premier Orban spinge per accelerare la costruzione del muro al confine con la Serbia. E' partita intanto la circolare del Viminale ai prefetti per pianificare l'accoglienza di altri 20mila profughi. Il piano Juncker supera l’esame dei commissari Ue
La Germania sarà in grado di accogliere 500.000 profughi all'anno per alcuni anni: è l'annuncio del vice-cancelliere tedesco, Sigmar Gabriel, leader della Spd, a conferma della svolta di apertura di Berlino. "Ritengo che potremo certamente far fronte a qualcosa come mezzo milione di profughi, forse anche più, per diversi anni", ha spiegato in un'intervista alla tv pubblica Zdf. Ora, però, la Germania chiede ai partner e alla Ue di fare la loro parte.
Merkel: serve un sistema di quote - La cancelliera Angela Merkel ha infatti avvertito che il piano della Commissione europea per la ridistribuzione 120mila richiedenti asilo in Europa (che intanto nella serata di martedì ha ottenuto il via libera da parte dei commissari) è solo un primo passo e che "le quote dovranno essere via via aggiornate". Per questo, ha aggiunto Merkel da Berlino dove ha incontrato il premier svedese, Stefan Lofven, "avremo bisogno alla fine di un sistema aperto". E ha aggiunto: "Grecia e Italia non possono da sole accogliere tutti i profughi che arrivano sulle coste".
40mila via dall'Italia - Si attende ora il piano che sarà presentato dal presidente della Commissione Ue Jean Claude Juncker. La proposta di ridistribuire 120 mila persone da Italia, Grecia e Ungheria si baserà su un meccanismo temporaneo, per quote obbligatorie e saranno 15.600 i richiedenti asilo che verranno ricollocati dall'Italia. La cifra andrà ad aggiungersi ai 24 mila già previsti dal precedente schema (quello per 40mila che a causa di forti resistenze col consiglio dei ministri dell'Interno Ue di luglio si era fermato a 32.600), totalizzando 39.600 profughi su 160mila. Dalla Grecia ne saranno ridistribuiti 54mila, e 66mila dall'Ungheria .
#Europe is facing a moment of truth. Our six-point plan reaffirms the values it was built on: http://t.co/wqQlL4cLTQ pic.twitter.com/oPnhFJKxFT
— UN Refugee Agency (@Refugees) 8 Settembre 2015
Boldrini a Sky TG24: "Dobbiamo arrivare a Stati Uniti d'Europa" - Sull'emergenza profughi interviene a Sky TG24 la presidente della Camera Laura Boldrini. "L'Europa oggi deve cambiare marcia e arrivare a essere una federazione di stati, gli Stati Uniti d'Europa (VIDEO). Vuol dire che oggi noi dobbiamo fare questo salto in avanti, altrimenti rischiamo di perdere tutto quello che abbiamo fatto in settant'anni. L'Europa, unita, ha dato la possibilità ai suoi milioni di abitanti di vivere in pace e di creare benessere. Oggi noi questi valori li dobbiamo portare avanti facendo un salto europeo, cioè dobbiamo arrivare all'Europa 2.0, che si chiama Stati Uniti d'Europa".
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Orban accelera - Intanto, mentre al confine tra Serbia e Ungheria proseguono gli scontri e le infiltrazioni di migranti in fuga verso l'Ue e il premier magiaro, Viktor Orban, aumenta gli operai per accelerare la costruzione del muro, l'Onu ha fatto sapere che sulle isole greche si trovano in totale 30.000 siriani. Di questi, 20.000 sono concentrati nella sola Lesbo, dove la situazione è particolarmente incandescente e si susseguono scontri con le forze di sicurezza e tra gruppi di stranieri.
Sempre l'Onu stima che saranno in totale 400.000 i migranti che entro la fine di quest'anno avranno attraversato il Mediterraneo, una cifra che nel 2016 potrebbe salire a 450.000 unità o addirittura di più. Un esodo che richiede una "risposta globale" in cui ciascun Paese faccia la propria parte, come ha chiesto Peter Sutherland, rappresentante speciale per le Migrazioni dell'Onu.
La circolare del Viminale - E, in attesa che parta il piano europeo di ricollocazione dei profughi dall'Italia, il Viminale cerca con urgenza altre soluzioni d'accoglienza per i migranti che continuano a sbarcare. Una circolare inviata a tutti i prefetti indica complessivamente in 20mila i posti da reperire tra le varie regioni. "Noi - spiega il ministro dell'Interno, Angelino Alfano - abbiamo oggi nel sistema di accoglienza 95mila migranti. I 20mila di cui si sta parlando sono altri 20mila di cui si cerca la collocazione in riferimento al fatto che possono accadere nuovi sbarchi".
Si mobilitano le parrocchie - Anche la chiesa ha cominciato a mettere in marcia le diverse iniziative di accoglienza dopo l'appello di papa Francesco domenica alle parrocchie, ai santuari e alle comunità religiose: due famiglie di migranti arrivate a Lampedusa saranno accolte in due appartamenti vicinissimi al Vaticano. A individuare le due famiglie ci penserà l'elemosiniere pontificio, monsignor Konrad Krajewski. "
Usa pronti ad aiutare Ue - Intanto anche gli Stati Uniti si muovono: il Dipartimento di Stato americano sta valutando i passi da intraprendere per aiutare l'Unione europea ad affrontare l'emergenza rifugiati, ha fatto sapere il portavoce della Casa Bianca, Josh Earnest.