Francia, Germania e Italia chiedono di rivedere le norme sull'asilo

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I ministri degli Esteri dei tre Paesi: occorre raggiungere l'obiettivo di una equa ripartizione di rifugiati. Prosegue l'arrivo di migranti: in migliaia in Repubblica Ceca, dove la polizia li identifica segnando un numero sul loro braccio. La Germania chiede controlli al Brennero

 

L'emergenza immigrazione torna di prepotenza sul tavolo dei ministri degli Esteri Ue, mentre proseguono gli arrivi di profughi in Europa e le polemiche sull'accoglienza (la cronaca della giornata). Italia, Francia e Germania chiedono alla Ue di rivedere le regole europee in materia di asilo e di raggiungere l'obiettivo di una "equa ripartizione dei rifugiati sul territorio europeo"; e insistono perché la loro proposta venga discussa venerdì alla riunione dei ministri degli Esteri.

La richiesta, in particolare, si base su una risposta forte e meccanismi condivisi e armonizzati su accoglienza e gestione dei rifugiati. Servirà inoltre parlare dell'eventuale passaggio alla seconda fase, più operativa nel contrasto al traffico di migranti: la missione navale Eunavfor Med, che potrebbe agire nelle acque internazionali secondo quanto proposto nei giorni scorsi dal comandante Enrico Credendino.

 

La polizia ceca segna i migranti con un numero sul braccio - Intanto l'Italia ha fatto sapere che intensificherà i controlli di confine al valico del Brennero mentre fa discutere la decisione della polizia ceca di segnare i migranti in arrivo al confine con l'Austria con un numero scritto a pennarello sul braccio, per identificare il treno e il vagone.

La Provincia di Bolzano inoltre accoglierà per qualche giorno - come misura temporanea per permettere alla Baviera di riorganizzarsi e fronteggiare l'emergenza contingente - un numero di profughi stimati tra i 300 e i 400.

 


Migliaia di migranti accampati a Budapest - E resta tesa la situazione a Budapest, dove 2.000 migranti sono accampati davanti alla stazione centrale (foto), dopo che è stato loro vietato di salire sui treni in partenza per Austria e Germania.

Circa 2.000 rifugiati, in gran parte siriani, ma anche iracheni e afghani, hanno trascorso la notte accampati davanti alla stazione Keleti di Budapest senza poter accedere ai treni in partenza. Centinaia di persone protestano, guardate a vista dalla polizia, chiedendo di poter partire per la Germania. 

 

La cronaca della giornata

 

 

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