Vittorio Fera era stato arrestato con l'accusa di aver attaccato alcuni militari israeliani. Ma secondo l'organizzazione per cui lavora, stava cercando di filmare le violenze dell'esercito su un ragazzino palestinese. Il Tribunale di Gerusalemme ha disposto un prolungamento delle indagini fino all'8 settembre
Il Tribunale di Gerusalemme ha disposto il rilascio su cauzione di Vittorio Fera, l'attivista italiano dell'organizzazione International Solidarity Movement, arrestato venerdì dai militari israeliani a Nabi Saleh, in Cisgiordania. Il Tribunale ha anche disposto un prolungamento delle indagini fino all'8 settembre. Lo rende noto la Farnesina che, come riporta un comunicato, continua a seguire la vicenda.
La notizia del rilascio sull'account Twitter dell'International Solidarity Movement
The court decided to postpone the sentencing and release #VittorioFera on bail till next court.
— ISM Palestine (@ISMPalestine) 31 Agosto 2015
L'episodio e il video - Fera sarebbe stato arrestato, secondo quanto riferito dall'organizzazione, per aver tirato sassi e attaccato l'esercito. Per il Movimento invece è stato fermato mentre con "un pacifico gruppo di dimostranti internazionali stava cercando di documentare l'attacco ad un ragazzino" palestinese, con un braccio ingessato, da parte di un soldato israeliano. Il militare, secondo l'esercito, doveva fermare il ragazzino per aver tirato sassi contro i soldati. Un episodio documentato da un video, diventato virale sul web, che ha scatenato molte polemiche. Al momento del tentato arresto del ragazzino - secondo le immagini - un gruppo di palestinesi, incluse diverse donne e una ragazzina si sono scagliate sul militare, aggredendolo.
I dubbi del Daily Mail - Il britannico Daily Mail - che per primo ha pubblicato foto e video della vicenda - ha espresso "dubbi" sull'autenticità della scena, accusando i palestinesi di "aver orchestrato" l'aggressione.
PRESS RELEASE: Italian activist arrested and beaten up in occupied Palestine. Italian activist Vittorio Fera was...
Posted by International Solidarity Movement on Sunday, August 30, 2015