Immigrazione, il Papa: “La risposta è la misericordia”

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Il Pontefice torna a parlare dell'emergenza migranti. Intanto la Macedonia blocca le frontiere mentre Francia e Gran Bretagna firmano un accordo sulla situazione di Calais: mezzi supplementari per sorvegliare l'Eurotunnel. In trecento sbarcano a Palermo 

“Migranti e rifugiati ci interpellano. La risposta del Vangelo della misericordia”. È questo il tema che Papa Francesco ha scelto per la 102/a Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato che si celebrerà il 17 gennaio 2016. Una notizia che arriva mentre l'emergenza continua ad agitare le diplomazie europee e proseguono gli sbarchi: oggi a Palermo sono arrivati 359 migranti salvati al largo delle coste libiche.

 

Macedonia: rinforzi alle frontiere - Il governo della Macedonia ha deciso di bloccare migliaia di migranti alle frontiere aumentando la sicurezza al confine con la Grecia inviando rinforzi. Skopje ha anche aggiunto che proclamerà lo stato di emergenza. “Ci aspettiamo che il coinvolgimento dell'esercito porterà due effetti desiderati, aumenterà la sicurezza tra i nostri cittadini in queste due regioni e permetterà un approccio più completo verso le persone che vogliamo chiedere asilo", ha spiegato il portavoce del ministro dell'Interno, Ivo Kotevski.

 

Accordo Francia-Gb - Intanto i ministri dell'Interno di Francia e Gran Bretagna, Bernard Cazeneuve e Theresa May, hanno firmato un accordo in risposta all'emergenza migranti a Calais. L'accordo prevede un aumento della sorveglianza all'imbocco del tunnel e del monitoraggio dei mezzi in transito, con in particolare "nuove squadre di perquisizioni 24 ore su 24 e 7 giorni su 7" per individuare chi tenta di attraversare clandestinamente, oltre alla creazione di un centro comune di comando e controllo.

 

L'impegno per i soggetti più fragili - Parallelamente, sarà intensificata "l'osservazione del fenomeno migratorio", per individuare i soggetti più fragili e a rischio sfruttamento da parte dei trafficanti, in particolare donne e bambini, per cui si cercheranno alloggi sicuri e forme di tutela specifiche. Inoltre saranno aumentate la capacità di trattamento delle domande d'asilo a Calais, in forte aumento dall'inizio dell'anno. La Gran Bretagna si impegna direttamente sul piano finanziario, annunciando un contributo di dieci milioni di euro su due anni per la gestione dei migranti sul lato francese dell'Eurotunnel. 

 

 

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