Attivista italiano filocurdo ferito tra Siria e Kurdistan

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Un cooperante di 23 anni, originario di Treviglio, in provincia di Bergamo, è stato colpito ad una spalla mentre cercava di entrare senza documenti nel Kurdistan iracheno. Le sue condizioni di salute non sono gravi, ma è in stato fermo a Erbil

Ad aprile ha lasciato la sua casa di Treviglio, in provincia di Bergamo, ed è partito per la Turchia. Obiettivo: raggiungere il Kurdistan. Lo scorso 2 luglio è stato ferito a un varco di frontiera fra la Siria e l'Iraq. Alessandro De Ponti, 23 anni, ora è in stato di fermo a Erbil. Le sue condizioni di salute non destano problemi.

La Procura apre un fascicolo - Intanto, sul ferimento dell'attivista la procura di Roma ha aperto un fascicolo senza ipotesi di reato. Secondo quanto appreso, settimana prossima il giovane dovrebbe essere espulso dalle autorità irachene ed un volta in Italia sarà sentito sui motivi del suo viaggio e sulle circostanze del suo ferimento.

La ricostruzione  - Alessandro De Ponti, membro del collettivo "Tanaliberatutti", ha sempre una passione per il popolo curdo. Stando ad una prima ricostruzione, sarebbe stato ferito alla spalla da un colpo di arma da fuoco mentre stava cercando di entrare nella regione autonoma del Kurdistan iracheno attraversando illegalmente, e senza documenti, la frontiera. Non era solo: è stato fermato insieme ad altri tre ragazzi stranieri. L'ambasciata italiana a Baghdad e il console ad Erbil sono in contatto con le autorità e seguono da vicino gli sviluppi della situazione.

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