Dopo la diffusione delle immagini con il simbolo "rainbow" su Facebook, arrivano strumenti per inserire anche altre bandiere. E così, esprimere sui social media la propria opposizione alla sentenza della Corte Suprema Usa
Lo strumento è stato lanciato dallo stesso Mark Zuckerberg e si è diffuso in maniera virale durante il weekend, quando intorno al mondo si sono tenuti gli eventi del Gay Pride.
Created with facebook.com/celebratepride
Posted by Mark Zuckerberg on Venerdì 26 giugno 2015
Ma l’iniziativa non è stata accolta da tutti con favore. Soprattutto nel mondo arabo e in Russia c’è stato chi ha protestato, anche ricorrendo a filtri alternativi. E’ il caso di quello creato dal designer russo Oleg Chulakov che ha lanciato un’applicazione online per colorare con la bandiera del proprio paese la foto-profilo e poi condividerla sul popolare social-network Vkontakte o su Facebook.
Come sottolinea la testata Buzzfeed, Oleg Chulakov ha avuto l’idea dopo aver notato la popolarità online del filtro arcobaleno.Pur non avendo nessuna intenzione omofobica o nazionalista (si può scegliere tra decine di bandiere, inclusa quella italiana), diversi utenti hanno utilizzato questo strumento per condividere foto con hashtag anti-gay, come #pridetobestraight (orgoglioso di essere eterosessuale) e #pridetoberussian (orgoglioso di essere russo).
Верните детям радугу!#pridetobestraight #pridetoberussian #гордбытьнатуралом #гордбытьрусским
Posted by Valya Ivanova on Sabato 27 giugno 2015
#pridetoberussian #гордабытьрусской
Posted by Elena Starkova on Domenica 28 giugno 2015
Ma non è questa l’unica applicazione utilizzata nella comunità russa in alternativa al filtro arcobaleno. Il sito web Flagga.ru permette di sovrapporre diversi tipi di bandiere alla propria foto profilo. O, ancora, a questo indirizzo è possibile effettuare il download di un filtro per Photoshop con la bandiera russa (fino ad ora è stato scaricato quasi 7.000 volte).
Come racconta la BBC, secondo recenti sondaggi in Russia più dell’80% della popolazione è contraria alla legalizzazione dei matrimoni tra persone dello stesso sesso. Nel paese governato da Putin sono poi state approvate leggi che proibiscono di fornire informazioni sull’omosessualità a minorenni. Proprio facendo appello su questi provvedimenti un politico russo ha chiesto di proibire Facebook nel paese per “propaganda gay”.
Non solo Russia, comunque. Anche nel mondo arabo, sottolinea sempre la Bbc, alcuni utenti hanno protestato contro il diffondersi del simbolo arcobaleno. Come nel caso di questo programmatore egiziano che ha deciso di rimuovere tutti i follower con il profilo “rainbow”.
I removed any rainbow account from friends, I have no control over followers, it's a message that it hurts me to know someone like you
— انا الي عليا الدور (@_chicoo) June 27, 2015
Intanto, per tornare in Occidente, la testata The Atlantic si chiede che utilizzo farà Facebook dei dati con i profili che hanno scelto il filtro arcobaleno. Alcuni utenti si sono chiesti se si tratta di un nuovo esperimento sociale, come quello venuto allo scoperto lo scorso anno. Ma i portavoce del social network per ora hanno smentito.