Francia, Valls: "Dobbiamo aspettarci altri attentati"

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Il giorno dopo l'attacco in un impianto di gas vicino a Lione, il primo ministro dice: "Ormai la domanda non è se ci sarà un altro attacco, ma quando questo avverrà". Quattro le persone fermate e interrogate per l'attentato costato la vita a una persona

La Francia, deve imparare a convivere con la minaccia costante di attentati terroristici, azioni di singoli come quello di ieri vicino a Lione o come le stragi di Parigi di gennaio. Ne è convinto il premier Manuel Valls: "E' dificile per una società vivere per anni sotto la minaccia di un attacco. Ma ormai la domanda non è se ci sarà un altro attacco, ma quando" questo avverrà.

Le parole del primo ministro arrivano il giorno dopo l'attentato nel sud-est della Francia, vicino Lione (foto), dove un uomo ha fatto irruzione nell'impianto di gas industriale Air Products a Saint-Quentin-Fallavier, dipartimento dell'Isere, e ha colpito bombole di gas causando l'esplosione e ferendo due persone. Ma nel complesso industriale, sulla recinzione del cortile, è stata trovata infilzata la testa decapitata di un imprenditore, il gestore di una società di trasporti che si trovava lì per una consegna.

Quattro le persone fermate e interrogate - Sono quattro le persone fermate e interrogate per l'attentato. Uno è Yassin Salhi, il presunto autore dell'attacco. Ci sono poi la moglie e la sorella di Salhi, e un uomo che nel momento dell'attentato ara a bordo di un'auto nelle vicinanze della fabbrica. Secondo gli investigatori non ci sono elementi al momento per dire che l'attentatore avesse un complice all'interno della struttura.

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