Il presidente russo a Milano per l'Expo risponde a una domanda di Sky TG24 sulle misure contro il Cremlino: “Dobbiamo sostenere le aziende che vogliono lavorare”. Renzi: "Trovare insieme soluzione su immigrazione e terrorismo". Poi incontra Bergoglio
Le sanzioni per il conflitto ucraino "impediscono a Italia e Russia di collaborare" e se si vogliono salvare i progetti comuni "o si eliminano e si apportano modifiche": è il messaggio che Vladimir Putin ha portato a Milano, dove ha visitato l'Expo insieme a Matteo Renzi (FOTO). Il capo del Cremlino ha ribadito che l'Italia è "un partner importantissimo" della Russia "in Europa" e ha riconosciuto che l'unica soluzione alla crisi in Ucraina è "la pace", sottolineando però che a ormai quattro mesi dall'accordo di Minsk 2 diversi aspetti del protocollo sono stati rispettati. Poi la giornata italiana di Putin è proseguita a Roma, dove è stato ricevuto dal presidente Mattarella, e nella città del Vaticano, dove ha incontrato il Pontefice. Infine, all'aeroporto di Fiumicino, l'incontro con l'amico Silvio Berlusconi.
Putin: “Crollati gli scambi commerciali” - "Dobbiamo sostenere le aziende che vogliono lavorare e soprattutto non dobbiamo rinunciare ai contratti già firmati", ha sottolineato il presidente russo rispondendo a Milano a una domanda di Sky TG24 e osservando che gli scambi commerciali nel primo trimestre 2015 sono crollati, riducendosi di un ulteriore 25%. Renzi, da parte sua, ha assicurato che l'Ue è pronta a revocare le sanzioni se sarà data piena attuazione agli accordi firmati in febbraio a Minsk: "La vera questione oggi riguarda gli accordi di Minsk 2 che se rispettati, e Putin sottolinea integralmente, sono la stella polare", ha spiegato il premier, "se si procederà in modo spedito in quella direzione, la fase di tensioni, di sanzioni e di 'controsanzioni' commerciali verrà meno".
Trovare insieme una soluzione al terrorismo - Dal colloquio Putin-Renzi è emersa "la condivisione della preoccupazione e la volontà di trovare insieme una soluzione alla minaccia del terrorismo internazionale". Il premier ha chiesto esplicitamente che "la Russia sia in prima fila contro le minacce globali", a partire dall'Isis. Quanto succede in Libia è la "conseguenza dell'intervento militare nel 2011" della Nato, ha sostenuto Putin. Quanto al ruolo di Mosca per risolvere le varie crisi, il presidente russo si è rammaricato dell'esclusione da un foro di discussione come il G8: "Partecipavamo, proponevamo un punto di vista alternativo" ma "i nostri partner hanno deciso che non ne avevano bisogno".
L'incontro con Papa Francesco - La visita di Putin è proseguita a Roma dove è stato ricevuto dal presidente Mattarella e poi da Papa Francesco. Un incontro, quello con Bergoglio, durato 50 minuti durante il quale il Papa "ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace" in Ucraina. Lo ha riferito padre Federico Lombardi, secondo cui il Pontefice ha chiesto che "tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk".
Berlusconi: "Presenteremo mozione contro sanzioni" - Infine, all'aeroporto di Fiumicino Putin ha incontrato Silvio Berlusconi, il quale ha annunciato: "Domani presenteremo alla Camera una mozione che si rivolge al Governo per non continuare nelle sanzioni verso la Russia, sanzioni che ledono i nostri interessi per degli importi molto consistenti".
Putin: “Crollati gli scambi commerciali” - "Dobbiamo sostenere le aziende che vogliono lavorare e soprattutto non dobbiamo rinunciare ai contratti già firmati", ha sottolineato il presidente russo rispondendo a Milano a una domanda di Sky TG24 e osservando che gli scambi commerciali nel primo trimestre 2015 sono crollati, riducendosi di un ulteriore 25%. Renzi, da parte sua, ha assicurato che l'Ue è pronta a revocare le sanzioni se sarà data piena attuazione agli accordi firmati in febbraio a Minsk: "La vera questione oggi riguarda gli accordi di Minsk 2 che se rispettati, e Putin sottolinea integralmente, sono la stella polare", ha spiegato il premier, "se si procederà in modo spedito in quella direzione, la fase di tensioni, di sanzioni e di 'controsanzioni' commerciali verrà meno".
Trovare insieme una soluzione al terrorismo - Dal colloquio Putin-Renzi è emersa "la condivisione della preoccupazione e la volontà di trovare insieme una soluzione alla minaccia del terrorismo internazionale". Il premier ha chiesto esplicitamente che "la Russia sia in prima fila contro le minacce globali", a partire dall'Isis. Quanto succede in Libia è la "conseguenza dell'intervento militare nel 2011" della Nato, ha sostenuto Putin. Quanto al ruolo di Mosca per risolvere le varie crisi, il presidente russo si è rammaricato dell'esclusione da un foro di discussione come il G8: "Partecipavamo, proponevamo un punto di vista alternativo" ma "i nostri partner hanno deciso che non ne avevano bisogno".
L'incontro con Papa Francesco - La visita di Putin è proseguita a Roma dove è stato ricevuto dal presidente Mattarella e poi da Papa Francesco. Un incontro, quello con Bergoglio, durato 50 minuti durante il quale il Papa "ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace" in Ucraina. Lo ha riferito padre Federico Lombardi, secondo cui il Pontefice ha chiesto che "tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk".
Berlusconi: "Presenteremo mozione contro sanzioni" - Infine, all'aeroporto di Fiumicino Putin ha incontrato Silvio Berlusconi, il quale ha annunciato: "Domani presenteremo alla Camera una mozione che si rivolge al Governo per non continuare nelle sanzioni verso la Russia, sanzioni che ledono i nostri interessi per degli importi molto consistenti".