L'annuncio arriva dal direttore del sito del patrimonio dell'Unesco. Il governatore locale: "L'esercito sta bonificando le strade dalle bombe ma la situazione nel centro città e nei sobborghi è buona"
L'esercito siriano è riuscito a respingere i miliziani dello Stato islamico fuori da Palmira e le rovine del sito patrimonio dell'Unesco non sono state danneggiate. Ad annunciarlo è il direttore delle antichità e dei musei Mamoun Abdulkarim, dopo che l'Osservatorio siriano per i diritti umani aveva annunciato che i jihadisti avevano perso il controllo delle zone settentrionali della città, conquistate sabato.
"Oggi abbiamo buone notizie, stiamo molto meglio. Non ci sono danni alle rovine, ma questo non significa che non bisogna essere preoccupati", ha spiegato il direttore.
La conferma anche dal governo locale - Anche il governatore provinciale Talal Barazi ha confermato che i miliziani jihadisti hanno abbandonato le zone settentrionali. "L'esercito sta bonificando le strade dalle bombe ma la siatuazione nel centro città e nei sobborghi è buona", ha spiegato. Dopo quattro giorni, sono 295 le vittime a Palmira e nei sobborghi limitrofi documentate dall'Osservatorio nazionale siriano (Ondus). Tra gli uccisi, 123 soldati e lealisti siriani, 115 miliziani dell'Isis e 57 civili.
"Oggi abbiamo buone notizie, stiamo molto meglio. Non ci sono danni alle rovine, ma questo non significa che non bisogna essere preoccupati", ha spiegato il direttore.
La conferma anche dal governo locale - Anche il governatore provinciale Talal Barazi ha confermato che i miliziani jihadisti hanno abbandonato le zone settentrionali. "L'esercito sta bonificando le strade dalle bombe ma la siatuazione nel centro città e nei sobborghi è buona", ha spiegato. Dopo quattro giorni, sono 295 le vittime a Palmira e nei sobborghi limitrofi documentate dall'Osservatorio nazionale siriano (Ondus). Tra gli uccisi, 123 soldati e lealisti siriani, 115 miliziani dell'Isis e 57 civili.