Migranti, vertice Ue. Renzi: ci sono condizioni per accordo

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Consiglio straordinario a Bruxelles dopo la strage nel Canale di Sicilia. Il premier italiano: "Ottimista, finalmente in Europa qualcosa è cambiato". Cameron: "Da noi mezzi ma non asilo". Mattarella: "Inaccettabile che il Mediterraneo sia grande cimitero"

È il giorno del Consiglio straordinario Ue convocato a Bruxelles dopo la strage dei migranti di sabato scorso nel Canale di Sicilia. I capi di Stato e di governo dovranno dimostrare se veramente sull'emergenza immigrazione esiste la volontà politica di trasformare la solidarietà dimostrata a parole in fatti e misure concrete.
"Ci sono le condizioni per cambiare l'approccio in Europa" nel senso che l'immigrazione "non è più solo un problema dell'Italia o di Malta, ma di diritto umanitario, di giustizia, di sicurezza" ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, lasciando il vertice del Pse a Bruxelles.
"Sono ottimista, possiamo portare a casa il segno che qualcosa è cambiato" ha aggiunto.

Il tutto mentre non si fermano gli sbarchi sulle nostre coste (FOTO - VIDEO - SPECIALE) e mentre proseguono le indagini sul naufragio del barcone con a bordo 850 migranti.
Nel porto di Catania sono infatti arrivati i 218 migranti messi in salvo ieri a largo della Libia (FOTO) mentre a Malta, invece, sono stati celebrati i funerali delle 24 vittime accertate (FOTO).

Cameron: "Da noi mezzi ma non migranti in Gb" - "Oggi e nei prossimi giorni l'urgenza è salvare vite umane: chiediamo agli stati membri più navi, più soldi e più spazio di intervento per le operazioni di soccorso" ha affermato il presidente del Parlamento Europeo Martin Schulz prima del summit dedicato all'immigrazione. "La Gran Bretagna offre uno dei pezzi forti della Royal Navy, la nave portaelicotteri Bulwark, tre elicotteri e due pattugliatori" ma a condizione "che le persone salvate saranno portate nel Paese sicuro più vicino, probabilmente in Italia, e che non chiederanno asilo nel Regno Unito", ha invece sottolineato David Cameron arrivando al vertice Ue.

Un piano in 10 punti - "La priorità assoluta dell'Europa è salvare vite", ha detto il presidente della commissione europea Jean Claude Juncker e per dimostrarlo l'esecutivo Ue ha presentato un piano d'azione in 10 punti che i leader sono pronti a sostenere e ad ampliare anche se rimangono alcuni ponti ostici tra cui i termini del rafforzamento della missione Triton.

Raddoppiati i fondi per Triton - I fondi e i mezzi verranno raddoppiati, ma le divisioni restano sulle regole di ingaggio. Italia, Grecia e Malta avrebbero voluto che l'operazione avesse un raggio d'azione più ampio delle 30 miglia dalle coste italiane già prevista dall'agenzia europea per le frontiere (Frontex) e soprattutto c'era la speranza che Triton cambiasse il suo mandato diventando una vera missione  di salvataggio e soccorso. Ma questo verosimilmente non accadrà.

Missione di polizia europea contro trafficanti di esseri umani - Tra gli altri temi sul tavolo poi un progetto pilota di rilocalizzazione dei richiedenti asilo su base volontaria tra i vari stati membri e un mandato all'alto rappresentante Federica Mogherini per una missione di polizia europea per contrastare i trafficanti di esseri umani e per sequestrare e distruggere le carrette del mare che sono diventate imbarcazioni di morte.

Tripoli contrasterà attacchi Ue contro trafficanti - Il governo alternativo della Libia, che controlla Tripoli e non è riconosciuto a livello internazionale, ha detto oggi che "contrasterà" eventuali mosse unilaterali da parte dell'Unione Europea per attaccare siti utilizzati dai trafficanti di esseri umani, invitando Bruxelles a consultarlo nell'ambito del piano per far fronte alla crisi dei migranti.

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