#147notjustanumber, per non dimenticare le vittime del Kenya

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Raffaele Mastrolonardo

Credit: Twitter
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Un hashtag per ricordare gli studenti uccisi nell’attentato a Garissa. L’obiettivo: ricostruire e raccontare con una foto, un nome o un dettaglio chi erano i giovani che hanno perso la vita. Perché la strage non resti solo un numero di morti. STORIFY

Una foto, un nome, un dettaglio. Tutto in 140 caratteri. E' così che gli utenti keniani di Twitter (ma non solo loro, per la verità) hanno deciso di ricordare online le vittime dell'attentato terroristico al campus dell'Università di Garissa dove sono morte 148 persone, la maggior parte studenti di età compresa tra i 19 e i 23 anni. Una commemorazione digitale per cui è stato creato anche un hashtag, #147notjustanumber, nella speranza di impedire che il racconto della strage diventi solo un conteggio statistico che rischia di oscurare la storie di coloro che hanno perso la vita nell'attacco.
A lanciare la campagna è stata Ory Okolloh, già fondatrice della piattaforma di partecipazione Ushahidi e già responsabile degli affari istituzionali di Google in Africa. Il suo appello, lanciato nella giornata di sabato, è stato presto raccolto da migliaia di altri utenti.


Il risultato sono centinaia di messaggini, la maggior parte con foto, che aggiungono ciascuno qualche dettaglio su una delle vittime. Dai soprannomi ai sogni fino agli aneddoti. Per aiutare gli utilizzatori della piattaforma di microblogging a onorare la memoria degli studenti che hanno perso la vita nell'attentato è stato anche messo a punto un documento condiviso su Google Drive dove sono elencate le vittime. Gli utenti sono invitati a inserire informazioni e ad aggiungere un link per consentire la verifica della fonte.

Qui di seguito abbiamo raccolto alcuni di questi “ricordi” in uno STORIFY.

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