Un hashtag per ricordare gli studenti uccisi nell’attentato a Garissa. L’obiettivo: ricostruire e raccontare con una foto, un nome o un dettaglio chi erano i giovani che hanno perso la vita. Perché la strage non resti solo un numero di morti. STORIFY
A lanciare la campagna è stata Ory Okolloh, già fondatrice della piattaforma di partecipazione Ushahidi e già responsabile degli affari istituzionali di Google in Africa. Il suo appello, lanciato nella giornata di sabato, è stato presto raccolto da migliaia di altri utenti.
We will name them. One by one. They are these "young Africans" we speak of all the time. Chasing dreams. #147notjustanumber
— Ory Okolloh Mwangi (@kenyanpundit) April 4, 2015
Il risultato sono centinaia di messaggini, la maggior parte con foto, che aggiungono ciascuno qualche dettaglio su una delle vittime. Dai soprannomi ai sogni fino agli aneddoti. Per aiutare gli utilizzatori della piattaforma di microblogging a onorare la memoria degli studenti che hanno perso la vita nell'attentato è stato anche messo a punto un documento condiviso su Google Drive dove sono elencate le vittime. Gli utenti sono invitati a inserire informazioni e ad aggiungere un link per consentire la verifica della fonte.
Qui di seguito abbiamo raccolto alcuni di questi “ricordi” in uno STORIFY.