"Questa giornata entrerà nella memoria storica del popolo iraniano" dice il presidente di Teheran Rohani a proposito dello storico accordo raggiunto a Losanna. Contrario il presidente israeliano: è una "minaccia" per l'esistenza dello Stato ebraico
A day that will remain in the historical memory of the #Iranian nation. #RouhaniLive
— Hassan Rouhani (@HassanRouhani) 3 Aprile 2015
Alla soddisfazione iraniana fa da contraltare l'irritazione di Israele con il premier Benjamin Netanyahu che, al termine di una riunione straordinaria del gabinetto di sicurezza, ha bocciato all'unanimità l'intesa e ha ribadito che "l'unico obiettivo" dell'Iran è ottenere la bomba atomica.
Any deal must significantly roll back Iran’s nuclear capabilities and stop its terrorism and aggression. #IranTalks pic.twitter.com/BOQ7YcHxyn
— בנימין נתניהו (@netanyahu) 2 Aprile 2015
Il no di Israele - Per lo Stato ebraico l''accordo sul programma nucleare iraniano è "molto pericoloso"; costituisce una "minaccia" per l'esistenza di Israele, che farà tutto il possibile affinché sia modificato, ha ribadito il premier. Per Netanyahu "un accordo finale dovrà richiedere a Teheran un chiaro impegno nel riconoscere il diritto di Israele ad esistere". Poi precisa: "Qualcuno ora dice che la sola alternativa a questo cattivo accordo è la guerra. Non è vero. C'è una terza alternativa: restare saldi, aumentare la pressione sull'Iran fino a che sia raggiunto un buono accordo".
Scetticismo anche da parte dell'Arabia Saudita, con il re Salman bin Abdulaziz al-Saud che in una telefonata con il presidente Usa ha espresso la speranza "in un accordo definitivo vincolante che porterà al rafforzamento della sicurezza e della stabilità nella regione e nel mondo".
Soddisfazione dell'Europa - Un pessimismo che non è però condiviso dai protagonisti dell'accordo. L'Alto Rappresentante della Politica estera dell'Ue, Federica Mogherini, ha parlato di un "messaggio di speranza e di fiducia" al mondo: "I sei punti rispondono all'ansia di sicurezza della regione" dice a Sky TG24. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, da parte sua, ha ammesso che sulla spinosa questione del calendario per la revoca delle sanzioni all'Iran "non è ancora stata trovata un'intesa" e "non sarà facile" trovarla.
I termini dell'accordo - L'Iran ridurrà le sue capacità di arricchimento dell'uranio, garantendo di non poter arrivare a dotarsi della bomba atomica. In cambio la comunità internazionale revocherà le sanzioni imposte a Teheran. Questi in sintesi i punti dell'accordo sul programma nucleare iraniano raggiunto a Losanna (VIDEO), in vista dell'intesa complessiva, che comprenderà le specifiche tecniche e che verrà definita entro il 30 giugno.