Il dispositivo dovrebbe essere utilizzabile nonostante i danni. Giorni prima dello schianto, Lubitz cercò sul web informazioni su metodi per il suicidio. Sul luogo del disastro trovati 40 cellulari: difficile possano essere di aiuto alle indagini
E' stata ritrovata la seconda scatola nera dell'aereo di Germanwings precipitato in Francia uccidendo 150 persone (LO SPECIALE - TUTTE LE FOTO - I VIDEO). Lo ha reso noto il procuratore di Marsiglia. Secondo la procura, le condizioni della seconda scatola nera fanno "ragionevolmente sperare" che i dati contenuti siano utilizzabili nonostante i danni riportati.
La prima era stata trovata lo stesso giorno dell'incidente, martedì 24 marzo. Una decina di giorni dopo è la volta dell'altro congegno, quello destinato a svelare i parametri del volo prima dell'impatto sulle Alpi francesi (IL FOTORACCONTO).
Scatola nera - La seconda scatola nera è stata inviata nei laboratori del BEA (Ufficio inchieste e analisi) di Roissy, vicino a Parigi. Il suo stato "lascia ragionevolmente sperare in una possibilità di utilizzo". Il dispositivo, secondo la procura, dovrebbe consentire di "constatare che a partire da un certo momento un solo pilota agisce all'interno della cabina di pilotaggio". E permetterà di conoscere anche la velocità, l'altitudine, il regime del motore e l'azione dei piloti durante gli ultimi minuti di volo.
“Lubitz aveva cercato sul web notizie su suicidi e porta cabina" - Novità arrivano anche dalla Germania. Secondo quanto riferito dagli inquirenti tedeschi, alcuni giorni prima dello schianto, il copilota Andreas Lubitz, ritenuto responsabile della strage, avrebbe cercato online informazioni su metodi per il suicidio e sulle porte di sicurezza delle cabine di pilotaggio.
Il video
Isolati i 150 profili Dna - Il procuratore di Marsiglia ha anche reso noto che sono stati isolati i profili Dna di tutte le 150 persone a bordo dell'aereo, precisando che per compararli con i prelievi sui familiari delle vittime ci vorranno fra le 3 e le 4 settimane (LE RICERCHE).
Tutte le foto
Ritrovati 40 cellulari - Il generale Galtier, uno dei responsabili delle ricerche, ha inoltre spiegato che sono stati recuperati, sul luogo del disastro, 40 telefoni cellulari, ma le loro condizioni ne renderanno l'utilizzo a fini di indagini "molto difficile". Nei giorni scorsi la Bild e Paris Match hanno rivelato il ritrovamento di un video in un telefonino, circostanza però smentita dagli inquirenti.
La prima era stata trovata lo stesso giorno dell'incidente, martedì 24 marzo. Una decina di giorni dopo è la volta dell'altro congegno, quello destinato a svelare i parametri del volo prima dell'impatto sulle Alpi francesi (IL FOTORACCONTO).
Scatola nera - La seconda scatola nera è stata inviata nei laboratori del BEA (Ufficio inchieste e analisi) di Roissy, vicino a Parigi. Il suo stato "lascia ragionevolmente sperare in una possibilità di utilizzo". Il dispositivo, secondo la procura, dovrebbe consentire di "constatare che a partire da un certo momento un solo pilota agisce all'interno della cabina di pilotaggio". E permetterà di conoscere anche la velocità, l'altitudine, il regime del motore e l'azione dei piloti durante gli ultimi minuti di volo.
“Lubitz aveva cercato sul web notizie su suicidi e porta cabina" - Novità arrivano anche dalla Germania. Secondo quanto riferito dagli inquirenti tedeschi, alcuni giorni prima dello schianto, il copilota Andreas Lubitz, ritenuto responsabile della strage, avrebbe cercato online informazioni su metodi per il suicidio e sulle porte di sicurezza delle cabine di pilotaggio.
Il video
Isolati i 150 profili Dna - Il procuratore di Marsiglia ha anche reso noto che sono stati isolati i profili Dna di tutte le 150 persone a bordo dell'aereo, precisando che per compararli con i prelievi sui familiari delle vittime ci vorranno fra le 3 e le 4 settimane (LE RICERCHE).
Tutte le foto
Ritrovati 40 cellulari - Il generale Galtier, uno dei responsabili delle ricerche, ha inoltre spiegato che sono stati recuperati, sul luogo del disastro, 40 telefoni cellulari, ma le loro condizioni ne renderanno l'utilizzo a fini di indagini "molto difficile". Nei giorni scorsi la Bild e Paris Match hanno rivelato il ritrovamento di un video in un telefonino, circostanza però smentita dagli inquirenti.