Tunisi, Gentiloni visita le italiane ferite nell'attentato

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A una settimana dalla strage al Bardo, il ministro degli Esteri in Tunisia per incontrare le due connazionali ancora ricoverate in ospedale. Colloquio con il presidente Essebsi e con il suo omologo tunisino. Rinviata l'apertura del museo

Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni è arrivato a Tunisi per una visita di qualche ora, a una settimana dall'attentato costato la vita a oltre 20 persone, tra cui 4 turisti italiani (foto - video - cronaca della strage).

Incontro con le italiane ferite - Gentiloni ha fatto visita a Lorena e Anna, le due connazionali ferite nell'attacco al Bardo e ancora ricoverate in ospedale. Il ministro si è quindi recato anche al museo che proprio oggi sarebbe dovuto riaprire al pubblico e che invece resterà ancora chiuso per motivi di sicurezza. Gentiloni ha inoltre avuto un colloquio con il presidente Beji Caid Essebsi e con il ministro degli Esteri Taieb Baccouche.

Pronto un piano di investimenti in Tunisia - Il ministro italiani ha espresso "solidarietà ai feriti e in particolare alle due signore italiane che sono ancora trattenute negli ospedali di Tunisi". Gentiloni ha quindi annunciato che "l'Italia, insieme alla Francia e all'Unione Europea prenderà iniziative nelle prossime settimane, nei prossimi mesi, per consentire un impegno di investimenti anche nell'ambito del piano europeo Juncker". "L'esperimento costituzionale tunisino e è un progetto di avangurdia che ha suscitato speranza e che non può essere lasciato solo" ha spiegato Gentiloni, concludendo che "democrazia e cultura sono più forti del terrorismo".

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