L'ex presidente trionfa a sorpresa alle elezioni amministrative, primo voto dopo le stragi di gennaio. Non c'è stato l'atteso exploit del Front National, ma Marine Le Pen esulta lo stesso: "Un risultato storico". Il Partito socialista perde posizioni
Il partito di Sarkozy, l'Ump, secondo le ultime stime di domenica sera, avrebbe conquistato il 31% dei voti, assieme all’alleato Udi, un piccolo partito di centro. In questo modo ha superato il Front National (24,5%) e il Ps e i suoi alleati (19,6%).
L'@ump et l'@UDI_off en tête au premier tour des #departementales2015 ! pic.twitter.com/WUD0rlSnrn
— UMP (@ump) 22 Marzo 2015
Le Pen: “Il primo ministro dovrebbe dimettersi” - Marine Le Pen, leader del Front National, che pure aveva puntato a finire in testa, esulta per la conquista di posti nei consigli di dipartimento - che prendono il posto dopo la riforma territoriale di quelli cantonali - mentre in passato il suo partito non aveva radici sul territorio. Sul piano nazionale attacca Manuel Valls, che per primo - 10 minuti dopo i primi exit poll - si era "rallegrato perché il Front National non è stasera il primo partito di Francia. Il primo ministro, ha tuonato la Le Pen, "dovrebbe dimettersi questa sera, dopo aver condotto una campagna elettorale contro i francesi".
Le Pen: "Risultato storico, siamo il primo partito"
Avanti Sarkozy - Dal lato dei vincitori indiscussi di questo primo turno, l'Ump: l'elettorato ha premiato la scelta di Sarkozy di allearsi con il centro Udi. Sarkozy ha confermato che l'Ump non parteciperà al "Fronte repubblicano" (le alleanze con il Ps in funzione anti-Le Pen) ma che con il Front National "non ci saranno accordi ne' locali ne' nazionali". Valls, al contrario, aveva chiamato "tutti i francesi" a fare "fronte comune" al ballottaggio contro l'estrema destra.
Delusione per i socialisti - Il Partito socialista viene staccato di diversi punti dall'Ump ed è allo sprint per il secondo posto con il Front National. Non c'è stato il crollo sotto il 20% - come ipotizzavano i sondaggi - ma il terreno perduto, soprattutto a livello locale dove molti suoi dipartimenti cambiano colore, è allarmante. Nonostante ciò, Valls ha parlato di "tenuta" dei partiti istituzionali nonostante le previsioni catastrofiche dei sondaggi delle scorse settimane. Sondaggi sbagliati anche sull'astensione, che era stata ipotizzata a livelli record e che invece si è fermata attorno al 49% contro il 55% delle elezioni del 2011.