Isis, su Twitter oltre 46mila account nel 2014

Mondo

Nicola Bruno

La mappa degli account collegati all’Isis presente nello studio. In questo caso, vengono visualizzati solo gli utenti che hanno deciso di tenere attiva la geolocalizzazione (di solito sono una minoranza).
mappa_twitter_census_isis

Un report americano ha provato a mappare l’utilizzo del social da parte dei terroristi: da dove twittano, quanto spesso e in quale lingua. I dati si riferiscono a un periodo precedente alla sospensione di migliaia di utenze collegate agli jihadisti

Circa 46.000 account, per lo più localizzati in Siria e Iraq, ma anche in Arabia Saudita, creati soprattutto negli ultimi mesi del 2014. Questo il quadro che emerge da “The ISIS Twitter Census”, report pubblicato dall’organizzazione no profit indipendente The Brookings Project on U.S. Relations with the Islamic World, con il supporto di Google (Twitter non ha preso parte alla ricerca, come spiegato dal Nytimes).
La ricerca, realizzata dallo studioso di estermismo online J.M. Berger insieme all’informatico Jonathan Morgan, è uno dei primi a mappare in maniera esaustiva l’utilizzo di Twitter da parte del gruppo islamista. I dati analizzati coprono l’arco temporale 4 Ottobre - 27 Novembre 2014.

Gli account legati all'Isis - Secondo il report sono dunque circa 46.000 gli account Twitter dei simpatizzanti dell’Isis. La maggior parte sono stati creati nei mesi in cui i terroristi hanno intensificato l'uso dei social media per diffondere i video con le decapitazione degli ostaggi e altre crudeltà. Le principali località da cui i jihadisti twittano sono quelle più prossime ai territori occupati dal “califfato islamico” (Siria, Iraq, Arabia Saudita) ma nella top 10 dei paesi si trovano anche gli Stati Uniti e il Regno Unito (un account legato all'Isis sarebbe invece localizzato in Italia). Quanto alle lingue utilizzate, è l’arabo a farla da padrone (73%), seguito da inglese (18%) e francese (6%).


In basso la mappa dove sono più attivi gli account collegati all’Isis


La macchina dei tweet - I ricercatori attribuiscono la macchina della propaganda dell’Isis sui social media a un gruppo relativamente piccolo di utenti iper-attivi: si tratterebbe di un numero tra i 500 e i 2000, che spesso ripubblicano,  a più riprese, i messaggi ufficiali degli jihadisti. La maggior parte dei simpatizzanti usa già nel proprio nome-utente un riferimento all’Isis, così come “stato islamico” o “califfato” sono quasi sempre presenti negli hashtag.
Il numero medio di follower di ciascuno profilo è di 1000, mentre i sistemi operativi maggiormente usati da smartphone sono Android (69%), iPhone (29%) e BlackBerry (1%).
Al di là degli “amplificatori”, c’è poi un nucleo più ristretto di profili (79 a dicembre 2014) che secondo il report possono essere definiti come ufficiali, dal momento che pubblicano i contenuti dell’Isis sui siti file-sharing o di video e poi li rilanciano sul servizio di micro-blogging. Questi account sono quelli maggiormente presi di mira da Twitter.

Numero di account collegati all’Isis creati al mese



La rimozione dei profili - I dati analizzati nel report si riferiscono a un periodo precedente alle minacce di morte da parte dei terroristi nei confronti di uno dei fondatori di Twitter e alla sospensione di oltre 2000 account collegati all’Isis (nel periodo analizzato dallo studio ne erano già stati rimossi almeno altri 1000). Per quanto sia efficace nell’indebolire l’influenza del movimento su Twitter, secondo gli autori del report, la pratica della rimozione non è esente anche da possibili rischi. 

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