Era un danese di origini arabe l'autore della sparatoria in un centro culturale, dove si svolgeva un dibattito sulla strage di Charlie Hebdo, e poi in una sinagoga. Era uscito dal carcere da due settimane. La premier: non era parte di una cellula
Due complici incrimianti per favoreggiamento - La polizia intanto conferma l'arresto di due presunti complici del killer: non sono stati "incriminati per terrorismo" ma per aver aiutato El-Hussein "a sbarazzarsi delle armi e per avergli fornito un nascondiglio" tra i due attacchi. VIDEO
I media danesi: era uscito dal carcere da due settimane - I media danesi forniscono un ritratto di El-Hussein, nato in Danimarca, che comincia ad avere i contorni precisi, quasi come la foto messa in circolazione nelle ultime ore, quella di un ragazzo uscito dal movimento post-adolescente delle bande di periferia.
Omar Abdel Hamid El-Hussein era uscito di prigione appena due settimane fa. Nel novembre 2013 era stato arrestato per l'accoltellamento di un ragazzo di 19 anni - allora suo coetaneo - alla stazione di New Ellebjerg. La vittima era stata colpita dal grosso coltello di El-Hussein a ripetizione, a una gamba e al gluteo.
Il giovane Abdel Hamid, subito fermato, risultò già ricercato per aggressione. Fu processato e condannato. Quando, lo scorso dicembre, arrivò la sentenza, due anni di carcere per aggressione aggravata, era già in carcere e la pena risultò scontata. Per questo uscì di prigione 15 giorni fa e, nonostante il suo nome fosse noto ai servizi di informazione danesi, poté cominciare a preparare il suo attentato.
Ipotesi abbia emulato attentati a Parigi - Non ci sono al momento notizie precise sulla sua adesione alle idee fondamentaliste dello stato islamico o della jihad, ma le grida inneggianti ad Allah mentre sparava e la forte similitudine degli obiettivi scelti con quelli dei sanguinosi attentati di gennaio a Parigi fanno propendere gli inquirenti per l'ipotesi di un emulatore dei terroristi francesi.
La premier danese Helle Thorning-Shmidt ha detto che niente indica che il giovane facesse parte di una cellula più ampia. La premier ha poi sostenuto che quello in corso non è "un conflitto tra Islam e l'Occidente. E' un conflitto tra i valori fondanti della nostra società e violenti estremisti".
Libération "Noi siamo danesi" - E ai danesi arriva la solidarietà del quotidiano francese che in prima pagina titola "Vi er Danskere" (Noi siamo danesi). Nel sottotitolo il quotidiano scrive: "Un mese dopo gli attentati di Parigi Copenaghen è stata questo fine settimana l'obiettivo di due attacchi mortali".
«Nous sommes danois», la une de Libé demain #Copenhague pic.twitter.com/Hs0xRD561t
— Libération (@libe) 15 Febbraio 2015