Operazione antiterrorismo a Verviers, vicino Liegi: due morti e un ferito. Secondo alcuni media, avrebbero avuto legami con Coulibaly, il terrorista del supermercato kosher di Parigi. La tv fiamminga: le indagini riguardano 7 Paesi Ue e lo Yemen. FOTO
Due persone sono morte e una è rimasta ferita durante un'operazione antiterrorismo condotta dalla polizia belga a Verviers. L'operazione è stata condotta al 16 di rue de la Colline, in un'ex panetteria, nel quartiere della stazione della cittadina.
Erano appena tornati dalla Siria - A quanto si apprende, i componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers (quasi ai confini con la Germania) erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio. La maxioperazione ha portato ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell'esplosivo. La polizia ha così deciso di innalzare il livello di allerta antiterrorismo a 3 (su una scala massima di 4).
Il blitz - Dalla Procura federale non forniscono molti dettagli sul blitz delle forze speciali, iniziato intorno alle 17,45 di giovedì 15 gennaio e conclusosi con la morte di due terroristi e l'arresto di uno di questi. Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Armi semiautomatiche e kalashnikov. Intanto dai tetti degli edifici attorno, i tiratori scelti seguivano la situazione.
tv fiamminga: operazione riguarda 7 Paesi europei e Yemen - "Sono stati evitati attentati su larga scala programmi in tempi imminenti", ha spiegato il Procuratore in una conferenza stampa. E, secondo quanto diffuso dalla tv fiamminga, l'operazione antiterrorismo riguarderebbe anche altre sette Paesi europei e lo Yemen.
Intanto, la procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce né conferma la notizia diffusa da media francesi circa legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Amedi Coulibaly, che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l'attentato nel supermercato kosher.
Erano appena tornati dalla Siria - A quanto si apprende, i componenti della cellula di jihadisti neutralizzata dalle forze speciali della polizia a Verviers (quasi ai confini con la Germania) erano tornati dalla Siria da una settimana e stavano preparando un grande attentato in Belgio. La maxioperazione ha portato ad una decina di controlli e perquisizioni, anche a Bruxelles, Villvord, Zaventem, Moelenbeck e Anderlecht, dove in un edificio è stato rinvenuto dell'esplosivo. La polizia ha così deciso di innalzare il livello di allerta antiterrorismo a 3 (su una scala massima di 4).
Il blitz - Dalla Procura federale non forniscono molti dettagli sul blitz delle forze speciali, iniziato intorno alle 17,45 di giovedì 15 gennaio e conclusosi con la morte di due terroristi e l'arresto di uno di questi. Secondo le ricostruzioni dei magistrati i primi ad aprire il fuoco sarebbero stati i tre uomini. Non appena si sono accorti della presenza degli agenti delle forze speciali che stavano per fare irruzione, hanno cominciato a sparare con armi da guerra. Armi semiautomatiche e kalashnikov. Intanto dai tetti degli edifici attorno, i tiratori scelti seguivano la situazione.
tv fiamminga: operazione riguarda 7 Paesi europei e Yemen - "Sono stati evitati attentati su larga scala programmi in tempi imminenti", ha spiegato il Procuratore in una conferenza stampa. E, secondo quanto diffuso dalla tv fiamminga, l'operazione antiterrorismo riguarderebbe anche altre sette Paesi europei e lo Yemen.
Intanto, la procura federale sottolinea che le indagini erano iniziate già da alcune settimane, e non smentisce né conferma la notizia diffusa da media francesi circa legami della cellula con gli attentati di Parigi, ed in particolare con Amedi Coulibaly, che proprio in Belgio avrebbe acquistato le armi per l'attentato nel supermercato kosher.