Dalle lingue che non sono rappresentate online al divario tra Paesi ricchi e poveri. Dai 100 milioni di fan di Shakira ai 10 di Valentino Rossi. Un po' di cifre per capire meglio la Rete nell'anno che sta per concludersi
Il record la cantante Shakira lo ha stabilito lo scorso luglio. E' diventata la prima celebrità a superare la barriera dei 100 milioni di amici su Facebook. Per la Rete nel suo complesso il momento simbolicamente più importante è caduto qualche mese dopo: il 17 settembre, almeno così si stima, i domini Internet hanno infatti raggiunto il miliardo. Sempre nel 2014, ma in una data imprecisata, gli abbonamenti globali alla banda larga mobile sono saliti oltre i 2 miliardi mentre in autunno Valentino Rossi ha festeggiato il traguardo dei 10 milioni di “amici”. Quanto a YouTube, una misura indiretta della sua popolarità la si è avuta poche settimane fa quando il servizio di condivisione di video ha dovuto aggiornare il suo contatore perché la clip di Gnam Gnam Style aveva superato i 2,14 miliardi di visualizzazioni, il massimo possibile in un sistema a 32 bit.
Il divario tra Paesi ricchi e poveri - A fronte di questi numeri, che dimostrano una volta di più come Internet sia sempre più pervasiva e centrale nella vita delle persone, ce ne sono però altri che rivelano come le risorse digitali non siano distribuite equamente. Nel 2014, 4,4 miliardi di persone al mondo, per esempio, non hanno ancora la possibilità di andare online, mentre 1,8 miliardi ci va ma senza la possibilità di godere, a causa di sorveglianza o censura, del diritto alla privacy o alla libertà di espressione. E se la Rete veloce in mobilità ha ormai raggiunto una penetrazione dell'80 % nei Paesi sviluppati siamo solo al 20 % nei Paesi in via di sviluppo. Intanto, nonostante il web sia forse lo spazio più cosmopolita mai esistito, si calcola che, ad oggi, ci siano oltre 6 mila lingue che non sono rappresentate online.
Sempre più vanno online in modo anonimo - E in un mondo digitale dove la privacy è sempre più messa a rischio non sorprende che aumentino gli utenti che preferiscono girare per il web senza farsi identificare. Nel 2014, gli americani che hanno utilizzato il sistema di anonimizzazione della navigazione Tor sono stati in media 341 mila al giorno, il 30 % in più rispetto allo scorso anno. Un numero esiguo se confrontato alla popolazione online complessiva ma che mostra nondimeno come la preoccupazione rispetto alla riservatezza delle informazioni online sia in crescita. Anche questa è la Rete nel 2014 che abbiamo provato a fotografare raccogliendo alcuni numeri in un'infografica.
Guarda l'infografica
Il divario tra Paesi ricchi e poveri - A fronte di questi numeri, che dimostrano una volta di più come Internet sia sempre più pervasiva e centrale nella vita delle persone, ce ne sono però altri che rivelano come le risorse digitali non siano distribuite equamente. Nel 2014, 4,4 miliardi di persone al mondo, per esempio, non hanno ancora la possibilità di andare online, mentre 1,8 miliardi ci va ma senza la possibilità di godere, a causa di sorveglianza o censura, del diritto alla privacy o alla libertà di espressione. E se la Rete veloce in mobilità ha ormai raggiunto una penetrazione dell'80 % nei Paesi sviluppati siamo solo al 20 % nei Paesi in via di sviluppo. Intanto, nonostante il web sia forse lo spazio più cosmopolita mai esistito, si calcola che, ad oggi, ci siano oltre 6 mila lingue che non sono rappresentate online.
Sempre più vanno online in modo anonimo - E in un mondo digitale dove la privacy è sempre più messa a rischio non sorprende che aumentino gli utenti che preferiscono girare per il web senza farsi identificare. Nel 2014, gli americani che hanno utilizzato il sistema di anonimizzazione della navigazione Tor sono stati in media 341 mila al giorno, il 30 % in più rispetto allo scorso anno. Un numero esiguo se confrontato alla popolazione online complessiva ma che mostra nondimeno come la preoccupazione rispetto alla riservatezza delle informazioni online sia in crescita. Anche questa è la Rete nel 2014 che abbiamo provato a fotografare raccogliendo alcuni numeri in un'infografica.
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