Cuba-Usa, Obama: via le sanzioni, "todos somos americanos"

Mondo

Svolta nei rapporti tra L'Avana e Washington. Verso la cancellazione di restrizioni su viaggi e denaro. Il presidente americano: "Questi 50 anni hanno mostrato che l'embargo non ha funzionato". Rilasciato il contractor Alan Gross, in prigione da 5 anni

"Todos somos americanos". Siamo tutti americani (VIDEO). E' con queste parole che Barack Obama chiude lo storico discorso che sancisce la svolta nei rapporti tra Cuba e Usa (l'intervento integrale -  VIDEO) segnati dall'embargo imposto dagli americani nel 1961 (la fotostoria - video). "Questi 50 anni ci hanno mostrato che l'isolamento di Cuba non ha funzionato" aggiunte il presidente degli Stati Uniti d'America. VIDEO

Cuba e Stati Uniti "sono d'accordo nel ristabilire tra loro le relazioni diplomatiche" conferma il presidente cubano, Raul Castro, contemporaneamente al discorso pronunciato dal capo della Casa Bianca da Washington. La questione embargo, però, precisa Castro, non è ancora risolta; resta il "blocco economico che provoca tantissimi danni al nostro Paese e che deve necessariamente cessare". Ma, tiene a sottolineare il leader cubano, la decisione di Obama di imprimere una svolta ai rapporti tra i Paesi "merita il rispetto e la riconoscenza del nostro popolo". Cuba e Usa sono nemici dalla Rivoluzione cubana che nel 1959 portò al potere Fidel Castro. Washington e L'Avana non hanno relazioni diplomatiche e gli Stati Uniti hanno mantenuto un blocco commerciale sul paese caraibico per oltre 50 anni.

La telefonata tra i due leader

Ambasciata Usa a Cuba - Il 17 dicembre 2014 si guadagna così un posto di diritto nella Storia. Il primo passo verso la "normalizzazione" dei rapporti sarà rappresentato dalla riapertura delle ambasciate. Sarà inoltre più facile per gli americani andare a far visita ai familiari a Cuba, mentre i viaggi turistici restano per ora banditi. Gli statunitensi autorizzati a viaggiare verso l'isola potranno tornare in patria con merci che valgono fino a 400
dollari, alcool e tabacco compresi, ma per un valore combinato che non superi i 100 dollari. Verrà inoltre alzato da 500 a 2000 dollari a trimestre il tetto sui soldi che gli americani potranno inviare a Cuba ogni trimestre, mentre il segretario di stato John Kerry è stato incaricato di rivedere la designazione di Cuba come stato sponsor del terrorismo, stabilita nel 1982. Obama ha annunciato che le istituzioni finanziarie saranno autorizzate ad aprire conti correnti nelle banche cubane, che saranno migliorate le connessioni delle reti
di telecomunicazione e che sarà incrementato lo scambio di informazioni. "Questo è ciò che posso fare io come presidente", ha rimarcato il presidente spiegando di non avere il potere di eliminare totalmente l'embargo economico - che vorrebbe fosse tolto entro la fine del suo mandato nel 2016- - e sollecitando il Congresso a intervenire in questa direzione. Le parole di Obama: video

L'intervento di Papa Francesco - Obama e Castro, virtualmente fianco a fianco in diretta sulle tv di tutto il mondo, hanno inoltrre ringraziato il Vaticano e in particolare Papa Francesco per il sostegno diretto dato ai negoziati (VIDEO).

Liberazione Gross rientra in scambio prigionieri con Usa - Una prova della svolta nei rapporti tra i due Paesi si era avuta qualche ora prima del discorso dei due leader, quando era stato annunciato il rilascio del contractor americano Alan Gross da una prigione a Cuba. Collaboratore di Usaid (l'agenzia americana per lo sviluppo internazionale), Gross era stato arrestato 5 anni fa mentre distribuiva materiale elettronico alla comunità ebrea all'Avana e condannato a 15 anni di prigione per spionaggio.

La liberazione dell'americano Alan Gross rientra in uno scambio di prigionieri tra Usa e Cuba. Le autorità dell'Avana hanno infatti rilasciato anche un agente segreto americano detenuto a l'Avana da più di 20 anni e la cui identità non è stata resa nota per ragioni di sicurezza. Gli americani, da parte loro, hanno liberato tre 007 cubani arrestati nel 2001 con l'accusa di spionaggio.

Mondo: I più letti

[an error occurred while processing this directive]