Clima, compromesso a Lima per la riduzione di emissioni

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Raggiunta l'intesa durante la conferenza Onu sui cambiamenti climatici: entro il primo ottobre del 2015 i paesi dovranno presentare impegni "quantificabili" ed "equi". Le Ong: "Accordo debole, occorre rafforzarlo"

Al termine di una complessa trattativa, a Lima, la conferenza Onu sui cambiamenti climatici ha dato via libera ad un documento che rappresenterà a sua volta il testo base del vertice di Parigi in programma nel 2015.
Sulla base del testo sottoscritto, i paesi dovranno presentare all'Onu entro il primo ottobre del 2015 impegni "quantificabili" ed "equi" di riduzione delle emissioni, oltre ad una dettagliata informazione sulle azioni da seguire.
E' poi previsto che gli esperti della convenzione del cambiamento climatico esaminino l'impatto di tali misure, paese per paese, per verificare se sono sufficienti affinché la temperatura non salga oltre i due gradi in più.

Cosa prevede l'intesa - Sulla base del documento approvato, i paesi firmatari s'impegnano a rispettare una serie di azioni in vista della conferenza di Parigi dell'anno prossimo, il cui obiettivo è l'adozione di un accordo universale e vincolante per limitare il riscaldamento climatico a 2 gradi.
Quello che era in gioco a Lima era il successo del vertice 2015 nella capitale francese. Da lì dovrebbe uscire un documento destinato a sostituire il protocollo di Kyoto dal 2020.

Esperti e Ong: accordo debole - Il testo approvato a Lima non ha però convinto alcuni esperti ed Ong, che hanno definito l'accordo "debole", in quanto - affermano - il documento andava rafforzato e le azioni anti-emissioni necessarie dovevano essere più consistenti. La chiusura delle trattative era in programma venerdì. I negoziati sono invece proseguiti durante l'intera giornata di sabato, in un clima che è stato spesso di pessimismo, in gran parte a causa di contrasti tra i paesi industrializzati e le nazioni in via di sviluppo.

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