Conclusa la visita di tre giorni di Bergoglio in Turchia. "Non si può dire che tutti gli islamici sono terroristi" afferma il Pontefice nella conferenza stampa tenuta nel volo di ritorno da Istanbul. E aggiunge: "Vorrei andare in Iraq"
Spiega che quella nella Mosche Blu di Istanbul era "una vera preghiera", e "sincera", diretta in particolare al tema della pace (FOTO). Chiede a tutti i leader islamici che "condannino chiaramente il terrorismo", spiegando con forza che "quello non è l'Islam". Ribadisce di voler andare in Iraq, ma che in questo momento lo sconsiglia il fatto di creare "seri problemi" alle autorità. Percorre tanti temi papa Francesco nell'ampia conferenza stampa - oltre 45 minuti di risposte ai giornalisti - durante il volo di ritorno dalla Turchia.
"I leader islamici condannino il terrorismo" - "Ho detto al presidente Erdogan: sarebbe bello che tutti i leader islamici, i leader politici, religiosi, accademici, condannino chiaramente il terrorismo e dicano che quello non e' Islam", racconta. "Abbiamo bisogno di una condanna mondiale, che gli islamici dicano chiaramente, noi non siamo quello, questo non è il Corano".
"Non tutti gli islamici sono terroristi" - Rispondendo a una domanda sull'islamofobia di cui ha parlato Erdogan, Francesco osserva che "non si può dire che tutti gli islamici sono terroristi. Non si può. Tanti musulamani dicono 'noi non siamo così, il Corano è un libro di pace, è un libro profetico di pace e quello dei terroristi non è islamismo'". E, ugualmente, "non si può dire che tutti i cristiani sono fondamentalisti". A proposito di Iraq, invece, afferma: "Voglio andare. Ho parlato col patriarca Sako, ho inviato il cardinale Filoni, e per il momento non è possibile. Non perché io non voglia. Se in questo momento andassi creerei un problema abbastanza serio alle autorità. Di sicurezza. Ma mi piacerebbe tanto".
Armi chimiche - Bergoglio parla poi dei conflitti in atto in questi nostri giorni. "Si moltiplicano- dice - perché si danno le armi". E aggiunge: "L'anno scorso a settembre alla Siria si diceva che aveva le armi chimiche: io credo che la Siria non fosse in grado di fare le armi chimiche. Chi le ha vendute? Forse alcuni degli stessi che la accusavano di averle. Su questo affare delle armi c'è tanto mistero". E in tema di armi atomiche, il Papa sottolinea che "da Hiroshima e Nagasaki l'umanità non ha imparato nulla".
"I leader islamici condannino il terrorismo" - "Ho detto al presidente Erdogan: sarebbe bello che tutti i leader islamici, i leader politici, religiosi, accademici, condannino chiaramente il terrorismo e dicano che quello non e' Islam", racconta. "Abbiamo bisogno di una condanna mondiale, che gli islamici dicano chiaramente, noi non siamo quello, questo non è il Corano".
"Non tutti gli islamici sono terroristi" - Rispondendo a una domanda sull'islamofobia di cui ha parlato Erdogan, Francesco osserva che "non si può dire che tutti gli islamici sono terroristi. Non si può. Tanti musulamani dicono 'noi non siamo così, il Corano è un libro di pace, è un libro profetico di pace e quello dei terroristi non è islamismo'". E, ugualmente, "non si può dire che tutti i cristiani sono fondamentalisti". A proposito di Iraq, invece, afferma: "Voglio andare. Ho parlato col patriarca Sako, ho inviato il cardinale Filoni, e per il momento non è possibile. Non perché io non voglia. Se in questo momento andassi creerei un problema abbastanza serio alle autorità. Di sicurezza. Ma mi piacerebbe tanto".
Armi chimiche - Bergoglio parla poi dei conflitti in atto in questi nostri giorni. "Si moltiplicano- dice - perché si danno le armi". E aggiunge: "L'anno scorso a settembre alla Siria si diceva che aveva le armi chimiche: io credo che la Siria non fosse in grado di fare le armi chimiche. Chi le ha vendute? Forse alcuni degli stessi che la accusavano di averle. Su questo affare delle armi c'è tanto mistero". E in tema di armi atomiche, il Papa sottolinea che "da Hiroshima e Nagasaki l'umanità non ha imparato nulla".