A 25 anni dalla caduta del Muro di Berlino sono ancora tante le differenze tra Est e Ovest: dalle disuguaglianze sociali al rapporto con la religione . Ma anche un uso diverso della lingua e la misteriosa diffusione del nome Ronny. INFOGRAFICA - SPECIALE
A Ovest cattolici ed evangelici, a Est atei - Quasi quarantacinque anni di regime comunista a est non sono passati senza lasciare una traccia nei valori e nelle tradizioni dei tedeschi orientali. Se infatti a Ovest continua a esistere la storica divisone tra un sud che preferisce definirsi cattolico (in Baviera oltre il 55%) e un Nord dove prevalgono gli evangelici (in Bassa Sassonia sono il 51%), secondo il censimento del 2011 nei cinque Länder orientali oltre il 60% dei cittadini si definisce non credente, con una punta dell'81% in Sassonia Anhalt. Diverso anche il rapporto con l'immagine tradizionale della famiglia: l'83% dei tedeschi dell'est infatti pensa che sia giusto per una madre andare a lavorare, mentre della stessa opinione è solo il 57,7% dei tedeschi dell'ovest. Non è quindi un caso se nei Länder orientali la percentuale di bambini che frequentano l'asilo nido con orario pieno è tra il 44% e il 63%, mentre in quelli occidentali oscilla tra il 7% e il 35%.
Nomi e parole diverse - Ma le differenze tra est e ovest riguardano anche aspetti più terreni e risultano a volte inspiegabili. Lascia infatti perplessi gli stessi tedeschi l'incredibile diffusione a est di nomi come Sandy o Ronny, dati a molti bambini nati al di là della Cortina tra gli anni '70 e '80 e inesistenti a Ovest. Profonde anche le divisioni linguistiche, rafforzate dalla carenza di scambi tra i due paesi per oltre quaranta anni. Così per indicare la plastica a ovest di dice Plastik, mentre a Est Plaste. Mentre il macellaio a Ovest è un Metzger o uno Schlachter, mentre a Est diventa un Fleischer.
A Est preferiscono il socialismo tre persone su quattro - Ma a dividere i tedeschi sono soprattutto i dati economici che vedono i Länder orientali significativamente più poveri di quelli occidentali. Una diseguaglianza che si riflette anche nella politica. Secondo un sondaggio ben il 72,8% dei cittadini dell'est pensa che il socialismo sia una buona idea (contro il 45,8% di quelli occidentali). Una percentuale che è rimasta quasi invariata dagli anni dell'unificazione (nel 1991 era il 75,9% a est e il 39,1 a ovest). E così Die Linke, il partito nato anche dalle ceneri della vecchia Sed, il partito comunista al potere nella Ddr, nelle elezioni nei Länder orientali riesce a ottenere percentuali inimmaginabili a Ovest. Mettendo i suoi risultati nelle elezioni del 2013 su una cartina tedesca ecco riaffiorare i vecchi confini delle due Germania (immagine qui sotto). E così, a unire oggi i tedeschi sembra essere rimasto solo il sentimento nazionale. Alla domanda se si è orgogliosi di essere tedeschi rispondo Sì il 73,4% degli interpellati a Ovest. Ben accompagnati dai tedeschi orientali, dove il Sì raggiunge ben il 76%.
German elections: Mapping DIE LINKE results in the 16 German states. pic.twitter.com/s0syoqt3rG
— Rosa Luxemburg NYC (@rosaluxnyc) 23 Settembre 2013