Via libera all'invio dei miliziani da parte del parlamento della regione autonoma irachena. Erdogan critica gli Usa: "Casse per i curdi finite in mano jihadiste". Secondo il Washington Post, si starebbe pianificando un'offensiva di terra
Il parlamento della regione autonoma del Kurdistan iracheno ha approvato l'invio di miliziani Peshmerga a Kobane (le foto della città prima e dopo), in Siria, per aiutare le milizie curde che difendono la città contro l'Isis.
I primi 200 peshmerga passeranno attraverso i distretti turchi di Silopi, Nusaybin e Suruc, nella provincia di Sanliurfa, per raggiungere l'enclave curda sotto attacco dagli jihadisti dell'Isis. Secondo quanto annunciato dal ministro dei Peshmerga della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Mustafa Qader, l'invio dei miliziani è stato deciso su richiesta del presidente della regione, Massoud Barzani.
Erdogan: "Le casse per i curdi finite in mano jihadiste" - Intanto il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha accusato il Pentagono di aver fatto un'operazione "sbagliata" con il lancio di casse di armi e munizioni ai curdi di Kobane, aggiungendo che una cassa è finita in mano all'Isis. Un filmato degli jihadisti ha mostrato una delle 28 casse lanciate dagli aerei americani e il Pentagono ha confermato che, su 29 pacchi lanciati, solo 28 sono finiti in mani curde.
La cassa piovuta in una zona controllata dagli jihadisti sarebbe stata successivamente distrutta con un raid aereo, ma le immagini del filmato islamista mostrerebbero alcuni miliziani intenti a svuotarla.
"Usa e Iraq pensano a offensiva via terra" - Usa e Iraq, intanto, stanno delineando un piano per lanciare un'offensiva delle truppe di terra irachene e permettere loro di riprendersi le città occupate dai jihadisti dell'Isis. A riferirlo è il Washington Post che cita un alto funzionario dell'amministrazione. Il piano non sarà attuato fino ai prossimi mesi e dovrà assicurare che le forze irachene non si espongano prima di essere in grado di controllare il territorio occupato dai jihadisti. Il piano include anche i consiglieri Usa, ma non per combattere.
I primi 200 peshmerga passeranno attraverso i distretti turchi di Silopi, Nusaybin e Suruc, nella provincia di Sanliurfa, per raggiungere l'enclave curda sotto attacco dagli jihadisti dell'Isis. Secondo quanto annunciato dal ministro dei Peshmerga della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Mustafa Qader, l'invio dei miliziani è stato deciso su richiesta del presidente della regione, Massoud Barzani.
Erdogan: "Le casse per i curdi finite in mano jihadiste" - Intanto il presidente turco, Recep Tayyp Erdogan, ha accusato il Pentagono di aver fatto un'operazione "sbagliata" con il lancio di casse di armi e munizioni ai curdi di Kobane, aggiungendo che una cassa è finita in mano all'Isis. Un filmato degli jihadisti ha mostrato una delle 28 casse lanciate dagli aerei americani e il Pentagono ha confermato che, su 29 pacchi lanciati, solo 28 sono finiti in mani curde.
La cassa piovuta in una zona controllata dagli jihadisti sarebbe stata successivamente distrutta con un raid aereo, ma le immagini del filmato islamista mostrerebbero alcuni miliziani intenti a svuotarla.
"Usa e Iraq pensano a offensiva via terra" - Usa e Iraq, intanto, stanno delineando un piano per lanciare un'offensiva delle truppe di terra irachene e permettere loro di riprendersi le città occupate dai jihadisti dell'Isis. A riferirlo è il Washington Post che cita un alto funzionario dell'amministrazione. Il piano non sarà attuato fino ai prossimi mesi e dovrà assicurare che le forze irachene non si espongano prima di essere in grado di controllare il territorio occupato dai jihadisti. Il piano include anche i consiglieri Usa, ma non per combattere.