Il tassista britannico, padre di due figli, era andato in Siria in missione umanitaria ed era stato rapito nel dicembre 2013. Salgono così a quattro le vittime occidentali dello Stato islamico, cui si aggiunge il cittadino francese ucciso in Algeria
La condanna internazionale - Tuona contro i terroristi dell’Isis il premier britannico Cameron. Il "brutale omicidio" di Alan Henning "mostra quanto sono barbari e ributtanti questi terroristi. Faremo tutto il possibile per stanare questi assassini e portarli davanti alla giustizia".
I'm meeting security chiefs this morning to discuss the barbaric murder of Alan Henning. His killers will be hunted down and face justice.
— David Cameron (@David_Cameron) 4 Ottobre 2014
Dello stesso tono la condanna del presidente degli Stati Uniti Obama, del presidente francese Hollande e di una dichiarazione congiunta dei membri del Consiglio di Sicurezza dell'Onu.
Appello del padre di John Cantlie - La decapitazione di Henning segue quelle degli americani James Foley e Steven Sotloff, del britannico David Haines, e del francese Hervè Gourdel ucciso in Algeria da un gruppo che si è detto affiliato allo Stato islamico.
Ma il pensiero va anche agli altri ostaggi nelle mani dei terrorisisti. Trema il Regno Unito, perché nelle mani dell'Isis c'è un altro britannico, John Cantlie. Il padre 81enne, malato, sofferente, dal letto di ospedale, ha rivolto venerdì un'altra straziante supplica ai jihadisti. Trema anche la Casa Bianca, perché nel video si minaccia un altro uomo identificato come americano, sarebbe l'operatore umanitario Peter Kassig, in Medioriente dopo un periodo in Iraq con i Rangers dell'esercito Usa.