Vaticano: "Pericolo di fuga", Wesolowski rischia 7 anni

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L'ex nunzio, arrestato col consenso del Papa, è accusato di abusi sessuali su minori e possesso di materiale pedopornografico. Padre Lombardi: "La misura motivata anche dal pericolo di inquinamento delle prove"

L'ex nunzio Jozef Wesolowski, arrestato martedì 23 settembre col consenso del Papa, è stato posto agli arresti domiciliari in Vaticano con le accuse di abusi sessuali su minori e possesso di materiale pedopornografico. A precisarlo è il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

Rischia sette anni di carcere - Wesolowski sarà processato in base alle norme in vigore prima della riforma penale del 2013, e rischia una pena tra i 6 e i 7 anni di carcere più eventuali aggravanti. "La legge da applicare non può essere quella 'nuova', in vigore dal primo settembre del 2013 - spiega Lombardi -, perché i fatti addebitati all'imputato oggi conosciuti sono precedenti all'entrata in vigore di tale legge".
"Le pene previste dalla legislazione precedente per i reati attualmente contestati - aggiunge il portavoce vaticano - possono valutarsi intorno a 6 o 7 anni, ma con la possibilità di variazioni per aggravanti alla luce di circostanze, ecc. che risultino dalle indagini".

I motivi dell'arresto - La procedura istruttoria sul caso dell'ex nunzio Jozef Wesolowsk "richiederà alcuni mesi prima dell'inizio del processo", che potrebbe quindi aprirsi negli "ultimi mesi di quest'anno" o "i primi del prossimo anno".
Il provvedimento degli arresti domiciliari per l'ex nunzio Jozef Wesolowski, ha spiegato Lombardi, "con la conseguente limitazione dei contatti", "intende evidentemente evitare la possibilità dell'allontanarsi dell'imputato e il possibile inquinamento delle prove".

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