La donna ha rivolto un appello ai miliziani che hanno in ostaggio il marito: "Guardate nei vostri cuori". L'uomo, tassista britannico, è stato rapito in Siria a dicembre: si era offerto di guidare un convoglio di aiuti umanitari
"Alan è un uomo di pace, che ha lasciato la sua famiglia e il suo lavoro per guidare un convoglio umanitario fino alla Siria e aiutare i più bisognosi". Con queste parole la moglie di Alan Henning, il tassista britannico rapito dall'Isis a dicembre durante una missione umanitaria in Siria, ha implorato i jihadisti di rilasciarlo.
"Guardate nei vostri cuori" - Barbara Henning, in un comunicato diffuso da Foreign Office britannico, ha ricordato che il marito quando venne rapito era alla guida di "un'ambulanza piena di cibo e acqua da distribuire a chi ne avesse bisogno, perché il suo scopo non era né più né meno che questo, ossia un atto di pura compassione". Tra l'altro, ha aggiunto, "non vedo come la morte di Alan potrebbe aiutare la vostra causa". Per questo, conclude, "vi imploro di guardare nei vostri cuori e liberare mio marito".
L'appello della donna è arrivato il giorno dopo la mobilitazione di due eminenti imam britannici, che rivolgendosi ai jihadisti hanno ricordato che l'esecuzione di ostaggi è "totalmente proibita e inammissibile secondo la sharia".
Alan Henning, cooperante volontario britannico che si era offerto di condurre un convoglio di aiuti umanitari per conto di una Ong musulmana, è stato rapito 10 mesi fa dall'Isis. Padre di due ragazzi che vivono a Manchester, è apparso nel video dei militanti dello Stato islamico che mostra la decapitazione del terzo occidentale, il cooperante scozzese David Haines, dopo quella dei due giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff.
"Guardate nei vostri cuori" - Barbara Henning, in un comunicato diffuso da Foreign Office britannico, ha ricordato che il marito quando venne rapito era alla guida di "un'ambulanza piena di cibo e acqua da distribuire a chi ne avesse bisogno, perché il suo scopo non era né più né meno che questo, ossia un atto di pura compassione". Tra l'altro, ha aggiunto, "non vedo come la morte di Alan potrebbe aiutare la vostra causa". Per questo, conclude, "vi imploro di guardare nei vostri cuori e liberare mio marito".
L'appello della donna è arrivato il giorno dopo la mobilitazione di due eminenti imam britannici, che rivolgendosi ai jihadisti hanno ricordato che l'esecuzione di ostaggi è "totalmente proibita e inammissibile secondo la sharia".
Alan Henning, cooperante volontario britannico che si era offerto di condurre un convoglio di aiuti umanitari per conto di una Ong musulmana, è stato rapito 10 mesi fa dall'Isis. Padre di due ragazzi che vivono a Manchester, è apparso nel video dei militanti dello Stato islamico che mostra la decapitazione del terzo occidentale, il cooperante scozzese David Haines, dopo quella dei due giornalisti americani James Foley e Steven Sotloff.