Esercitazioni Nato sul fronte Est, partecipa anche l'Italia

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Le manovre, già previste, sono passate sotto l'Alleanza Atlantica nell'ambito della reazione alle mosse di Mosca in Ucraina. Impegnati 9 paesi con blindati e aerei. Per il nostro Paese partecipano 95 paracadutisti. Mogherini esclude intervento militare

C'è anche l'Italia tra i nove Paesi della Nato che oggi, 2 settembre, hanno iniziato esercitazioni militari sul fronte Est. Le manovre avrebbero dovuto essere inizialmente a guida Stati Uniti, ma sono poi passate all'Alleanza Atlantica nell'ambito dello sforzo in corso per rassicurare i Paesi dell'est dinanzi alle mosse aggressive della Russia contro l'Ucraina (lo speciale).
Steadfast  Javelin II, questo il nome in codice delle esercitazioni che si concluderanno lunedì 8 settembre, prevede la partecipazione di centinaia di soldati, veicoli ed aerei. A rappresentare le forze armate italiane sono i parà della Brigata Folgore con circa 95 uomini.

Nove i Paesi che partecipano alle esercitazioni -
Obiettivo delle manovre è quello di "dimostrare l'impegno della Nato nei confronti del suo obiettivo fondamentale di salvaguardare la libertà e la sicurezza dei suoi membri e alleati", spiega l'Alleanza. "L'unica soluzione possibile alla crisi -  ha più volte ribadito il ministro degli esteri italiano e alto rappresentante Ue per gli Affari esteri, Federica Mogherini - è quella politica".
Alle manovre - sul  territorio di cinque Paesi (Germania, Estonia, Lettonia, Lituania e  Polonia) - partecipano, oltre all'Italia, Bulgaria, Canada, Repubblica Ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Romania, Slovenia, Regno  Unito e Stati Uniti. Coinvolti anche due Paesi della Partnership for  peace, Bosnia Erzegovina e Serbia.

Nato rafforza esercitazioni già previste in Ucraina - L'esercitazione "Steadfast Javelin II" è la prima di un fitto calendario di operazioni di addestramento che copre tutto il mese di settembre fino al 2 ottobre. Tra queste è stato confermato anche l'esercizio "Rapid Trident" in Ucraina dal 13 al 20 settembre a Lviv con la partecipazione di una dozzina di nazioni. Tutte le esercitazioni erano già previste prima dell'invasione della Crimea, ma sono state tutte allargate e passate sotto comando Nato.

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