Salta la tregua: razzi da Gaza, Israele attacca

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I colpi dalla Striscia sono esplosi in zone non abitate. Netanyahu ordina all'esercito di colpire "obiettivi terroristici". Capo negoziatore di Hamas: "Possibilità di un cessate il fuoco duraturo è sfumata. La responsabilità è di Tel Aviv". Ancora vittime

Alcuni razzi sono stati sparati dalla Striscia di Gaza verso la zona della città israeliana di Beer Sheva, nel Neghev, malgrado fosse in corso la tregua. Sono esplosi in zone non abitate, senza fare vittime, secondo la radio militare. A stretto giro è arrivata la risposta di Israele. Il premier Benyamin Netanyahu e il ministro della difesa Moshe Yaalon hanno ordinato all'esercito di colpire "obiettivi terroristici" a Gaza. La scadenza della tregua era stata fissata per la serata di martedì 19 agosto, ma lo stop delle ostilità è saltato prima del previsto (TUTTE LE FOTO - I VIDEO). "La possibilità di un cessate il fuoco duraturo è sfumata e la responsabilità è di Israele", ha scritto su Twitter il capo negoziatore di Hamas al Cairo, Izzat Risheq. Sirene di allarme sono state sentite in varie città dello Stato ebraico, comprese Gerusalemme e Tel Aviv. E tra le vittime dei nuovi raid israeliani ci sarebbero anche dei bambini.

Intanto, i soldati israeliani hanno demolito le case di due palestinesi sospettati del rapimento e dell'uccisione di tre adolescenti a giugno nella Cisgiordania occupata. Israele accusa i militanti di Hamas del rapimento dei tre studenti Gil-Ad Shaer, Naftali Fraenkel e Eyal Yifrah, dati per dispersi lo scorso 12 giugno e ritrovati morti un paio di settimane più tardi in Cisgiordania. Hamas non ha mai confermato o negato le accuse. L'episodio ha innescato un ciclo di violenza che ha portato ad un'offensiva tra Israele e Hamas a Gaza, in corso da oltre un mese.

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