Sale il bilancio dei morti nella Striscia: oltre 1.350. Colpiti un edificio dell'Unrwa a Jabaliya e un mercato a Sajaya. Israele aveva dato il via libera a una tregua di 4 ore, ma Hamas aveva ricominciato il lancio di razzi sullo Stato ebraico
Colpito mercato a Sajaya - Secondo l'agenzia palestinese Maan, i colpi dell'artiglieria israeliana durante la tregua avrebbero centrato il mercato di Sajaya. I morti sarebbero circa 17, 160 i feriti.
Bombardata scuola Onu, almeno 20 morti - Ore prima, invece, colpi di carro armato hanno colpito in pieno le stanze di due classi della scuola dell'Unrwa, l'agenzia Onu per i rifugiati palestinesi, nel campo profughi di Jabaliya. Le vittime sarebbero almeno 23 (compresi bambini e donne), decine i feriti. A quanto si apprende, numerosi civili palestinesi si erano rifugiati nell'edificio Onu dopo essere stati avvertiti da Israele che il quartiere dove risiedevano sarebbe stato bombardato. Un attacco definito dal segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki moon "ingiustificabile": "Nulla è più vergognoso che attaccare dei bambini mentre dormono", ha tuonato, sottolineando che tutte le prove indicano la responsabilità israeliana e che "deve essere fatta giustizia". Anche gli Stati Uniti hanno parlato di "civili innocenti" uccisi ed hanno condannato l'attacco.
Unrwa, razzi in una nostra scuola - Sempre dall'ente Onu arriva la denuncia: in una delle proprie scuole nella Striscia di Gaza è stato localizzato un deposito clandestino di razzi, e ha puntato il dito contro i responsabili, pur senza accusare esplicitamente alcuna fazione in particolare.
#Gaza: Many displaced Palestinians taking refuge in UNRWA shelters will return to find their homes destroyed. pic.twitter.com/LqJqPC5h8Q
— UNRWA (@UNRWA) 30 Luglio 2014
Peres, Israele ha esaurito opzione militare - La fine del conflitto, intanto, non sembra vicina. Il gabinetto di sicurezza di Benyamin Netanyahu - durato 5 ore - ha ordinato all'esercito di continuare gli assalti ad Hamas e di proseguire nell'eliminazione dei tunnel che Israele ritiene letali per i suoi civili. A questo proposito il comandante israeliano della zona sud, Sami Turgeman, non è stato ottimista per quanto riguarda i tempi: "Ci vorranno - ha spiegato - giorni per distruggere tutti quelli che conosciamo". Diversa la posizione dell'ex presidente di Israele Shimon Peres per il quale, invece, "Israele ha esaurito l'opzione militare": la soluzione alla crisi di Gaza, è stato il suo appello, deve essere diplomatica, con la Striscia da porre sotto il controllo del leader palestinese Abu Mazen.
Sale il numero delle vittime - Mercoledì i morti sotto le bombe a Gaza, secondo fonti locali, sono stati circa 108, per un totale complessivo, dall'inizio delle ostilità lo scorso 8 luglio, di oltre 1.359 vittime e circa 7.600 feriti. Gli sfollati sarebbero oltre 200mila. I soldati israeliani uccisi sono saliti a 56 con i tre morti nel sud della Striscia per un tunnel e una casa che sono saltati in aria (che si aggiungono ai tre civili deceduti). Negli ospedali israeliani - mentre continuano a piovere razzi, soprattutto nel sud di Israele (2.670 dall'inizio e 280 lanciati da Hamas nel suo stesso territorio) - sono circa 117 i feriti. Qui sotto l'aggiornamento delle vittime del conflitto nel report quotidiano stilato dal Coordinamento affari umanitari (Ocha) dell'Onu.
LATEST: #Gaza Emergency Situation Report (29 July, 1500 hrs): http://t.co/RP38BAWPli http://t.co/Jg1QSkSfta
— UNOCHA (@UNOCHA) 30 Luglio 2014
La testimonianza del medico: 90% feriti a Gaza sono civili - "Rispetto ai conflitti a Gaza del 2009 e del 2012 la mia impressione è che il numero di vittime civili sia molto più elevato. Il 90% dei feriti che vengono in ospedale sono civili. Io ho visto solo 2 guerriglieri" in circa venti giorni di conflitto. E' la testimonianza di Mads Gilbert, medico norvegese dell'università di Tromso, e veterano delle guerre israelo-palestinesi.